Va avanti da giorni un’inarrestabile invettiva di Courtney Love contro Bono Vox e gli U2, con accuse che si consumano a colpi di tweet. Per quale motivo? La vedova Cobain si esprime a metà tra il deluso e il furente, il tutto dal momento in cui la band irlandese ha firmato un contratto con la Front Line Management. Tutto qui? No.
La Front Line Management è di proprietà di Irving Azoff, già CEO di Ticketmaster nonché padre di Jeff Azoff che a sua volta fu il manager di Britney Spears nel periodo in cui la popstar tenne la sua residency a Las Vegas. Qual è il problema? In quel tempo la lolita del pop era sotto tutela, e tutti sappiamo cosa comportò la conservatorship. Ora, Courtney Love sta conducendo una vera e propria battaglia contro gli “azoff boys”, come lei li chiama.
Tra questi ci sono appunto gli U2 e l’amico Bono Vox, che avrebbero inflitto un colpo basso alla vedova Cobain firmando per la FLM della famiglia Azoff. Le sue parole: “Anche i più apolitici post punk rocker hanno perso la testa. Apoplettico, da piangere”. Per il momento da parte della band irlandese non arrivano risposte.
Addirittura la Love sfrutta un esempio estremo: “È come quando tuo padre ti parla di QAnon con il suo cappello ‘make America great again’”. QAnon, ricordiamo, racchiude tutti i cospirazionisti seguaci di Trump convinti che il mondo sia tenuto sotto scacco da poteri forti dediti a traffici di bambini e pedofilia.
La rabbia di Courtney Love contro Bono Vox non si ferma, e in un nuovo tweet si scaglia nuovamente contro il cantautore con dei “perché” disperati con i quali si interroga sul motivo della firma del contratto con gli Azoff: “Vanità? Avidità?”. Per la frontwoman delle Hole sarebbe “un giorno triste per il rock’n’roll”.