Una riflessione di Rita Pavone sull’educazione sessuale è comparso su Twitter in risposta a un articolo in cui si parla di pornografia e sui provvedimenti della Francia contro l’accesso dei bambini ai contenuti hard. La cantante torinese, nello specifico, commenta il pezzo di Rolling Stone dal titolo: “Per i bambini il porno è diventato sinonimo di educazione sessuale: dove sbagliamo?”.
Nell’articolo firmato da Riccardo Belardinelli si parla della proposta del Ministro francese della Transizione Digitale, Jean-Noël Barrot, di tutelare l’accesso dei minori ai contenuti per adulti in quanto sarebbero l’opposto del “beau vivre”. Secondo la proposta, i cittadini dovrebbero installare sui propri dispositivi un’app che attesti il conseguimento della maggiore età, e soprattutto i siti Internet dovranno essere certificati secondo tale registro, pena l’oscuramento su territorio francese.
Nei fatti, in Italia siamo molto indietro sull’insegnamento dell’educazione sessuale nelle scuole, per questo – scrive Rolling Stone – rimane non tanto il problema della facilità di accesso dei minori ai siti porno, quanto l’assenza di basi in materia sessuale negli adolescenti proprio perché non hanno avuto un insegnamento.
Nonostante la comprovata importanza della materia sessuale nei programmi delle scuole, Rita Pavone non è d’accordo. Su Twitter, per commentare Rolling Stone, scrive:
“Vi prego, fate in modo che non distruggano anche l’amore. Sin dalla nascita dell’uomo tutti quanti abbiamo imparato ad amare senza ‘maestri’. L’amore non è materia scolastica. Scoprire da noi l’amore è qualcosa di impagabile. È conoscere un universo che non sapevamo di possedere”.
Conveniamo che l’argomento sia divisivo in quanto su molti aspetti vincono ancora il pregiudizio e il tabù, da sempre ostacoli per molti cambiamenti. Come sottolineava Il Sole 24 Ore nel 2022, la materia sessuale non sarebbe un mero insegnamento sull’approccio al corpo e all’altro: sarebbe, ad esempio, una lezione sulle malattie trasmissibili e sulla prevenzione.
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