Il Gattopardo diventa una serie tv per Netflix. Il colosso di streaming è al lavoro su una trasposizione seriale del romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, già portato sul grande schermo da Luchino Visconti nell’indimenticabile film del 1963.
Tom Shankland, regista di serie come I Miserabili, Iron Fist e The Serpent, sarà dietro la macchina da presa per dirigere i sei episodi del progetto di Netflix. Shankland si è già recato in Sicilia per effettuare i primi sopralluoghi, e tornerà per visionare gli ultimi dettagli prima di avviare la produzione.
Stando ai primi dettagli, le riprese dovrebbero iniziare tra maggio e giugno. “Il libro e il film sono stati fondamentali per gran parte della mia vita. Ma soprattutto è stata importante la Sicilia: ci sono stato molte volte grazie a mio padre“, ha spiegato Shankland in una nota stampa.
Il regista ha inoltre aggiunto che la serie su Il Gattopardo sarà in chiave moderna. “Come tutti i classici, Il Gattopardo è adattabile ad ogni nuova generazione e abbiamo l’opportunità di fare una serie adatta sia al pubblico italiano che internazionale, perché i temi sono universali. La voce di Tomasi di Lampedusa, d’altronde, è moderna, ironica, sensuale e psicologica: possiamo fare un nuovo Gattopardo per i nostri tempi” ha concluso Shankland.
L’adattamento televisivo verterà sul personaggio di Concetta, figlia di don Fabrizio. Il principe Salina, incoraggiando il matrimonio tra il nipote Tancredi e la figlia di un contadino che ha fatto fortuna, Angelica, segnerà per sempre la vita di sua figlia Concetta, che è innamorata del cugino Tancredi.
Secondo ulteriori particolare sulla trama, Concetta lotterà contro la decisione del padre e contro un mondo patriarcale che non riesce ad accettare.
Un adattamento interessante che quindi sarà narrato da un punto di vista femminile.