Il testo di Duemilaminuti di Mara Sattei potrebbe fare da specchio a molte persone. Chiunque, almeno una volta nella vita, si è scontrato con una relazione tossica dalla quale è stato molto difficile uscire. Chi la sta vivendo probabilmente non lo sa, per questo il brano – come tutta la musica, del resto – può essere una salvezza.
Alla canzone di Mara Sattei – all’anagrafe Sara Mattei – hanno collaborato Damiano David dei Maneskin per la scrittura e Thasup (fratello di Mara Sattei) ed Enrico Braun alla produzione.
La narrazione di Duemilaminuti di Mara Sattei si muove su più livelli. Il primo, quello più sofferto, è un disperato tentativo di trovare un punto di congiunzione tra le due anime dannate, con la prima che cerca di trovare un compromesso sia con se stessa che con l’altro. Poi la consapevolezza: quella storia sta logorando entrambi e bisogna trovare il coraggio di ammetterlo.
Sì, perché quando si parla di relazioni tossiche non si può prescindere dal parlare anche di solitudine: chi vive una storia intrappolata in un loop e in un gioco al massacro, inevitabilmente si sente solo e sempre più logorato, e non trova le forze per capirlo né per comunicarlo. Con Mara Sattei al Festival di Sanremo, il trio del tormentone estivo 2022 è al completo. In gara, infatti, c’è anche Tananai con il suo brano Tango e Fedez partecipa al palco alternativo sulla nave della Costa Smeralda e duetterà con gli Articoli 31 venerdì 11 febbraio per un medley della band di J-Ax.
I tre, infatti, hanno infiammato l’estate del 2022 con La Dolce Vita, e non si esclude che possano esserci sorprese non programmate nei restanti giorni della gara.
Testo
Ti chiamerei anche se non prende
Ti cercherei dove non si vede
Dovesse rimanermi niente
Non importa se fa male
A piedi scalzi sulla neve
Non ho paura di cadere
Pensavo di poter guarire il tuo cuore da tutte le voci che senti
Però il risultato non cambia nemmeno se cambi gli addendi
Pensavo di poter usare la voce ma dentro di me ora la voce non c’èEd ho usato duemila minuti per capire di me in fondo cosa pensi
Ho trovato solo la rabbia forse siamo troppo diversi
Ho capito che non era amore ma soltanto un gioco che avevi creato per me
E dimmi se c’è stato amore tra quelle parole
E poi dammi duemila minuti anzi duemila ore
Tu che senza volerlo mi hai insegnato a respirare
Poi sei scappato ed hai rubato tutta la mia voce
Tutta la mia voceIo mi ricordo quando ritornavi a casa stanco
E sotterravi i tuoi problemi dentro fiumi d’alcool
E ogni volta mi dicevi che la colpa era la mia
Non ti importava di distruggere i nostri momenti
Lividi sopra il mio corpo erano solo i segni
Che quel male che ti porti non andrà più via
Pensavo di poter guardare le cose da un punto di vista diverso
Però il tuo riflesso non cambia
Non entri mai nel mio universo
Pensavo di poter usare la voce ma dentro di me ora la voce non c’èEd ho usato duemila minuti per capire che in fondo tu eri diverso
Cercassi nel buio le ombre
O l’aria nel mare blu intenso
Ho capito che non era amore ma soltanto un posto che avevi creato per me
E dimmi se c’è stato amore tra quelle parole
E poi dammi duemila minuti anzi duemila ore
Tu che senza volerlo mi hai insegnato a respirare
Poi sei scappato ed hai rubato tutta la mia voce
Tutta la mia voceMa dimmi se c’è stato amore tra quelle parole (tra quelle parole)
E poi dammi duemila minuti anzi duemila ore (anzi duemila ore)
Tu che senza volerlo mi hai insegnato a respirare
Poi sei scappato ed hai rubato tutta la mia voce
Tutta la mia voce