Blanco si scusa con Amadeus e con il pubblico del Teatro Ariston, anche con l’intera città di Sanremo. Ingiustificabile il gesto di ieri sul palco, apprezzate da tutti le sue scuse.
Chiama Amadeus e si scusa con lui privatamente. In conferenza stampa, il direttore artistico di Sanremo 73 racconta:
“Blanco mi ha chiamato, era dispiaciuto, chiede scusa. Riccardo è un ragazzo talentuoso, uno dei più grandi talenti della musica italiana. Ha sbagliato e lo sa lui per primo, non c’era neanche bisogno che glielo dicessi io. Gli ho chiesto di alzare la mano quando ci sono problemi tecnici, si rifà. Può capitare che qualcosa non funzioni. La rabbia di quel momento l’ha scatenata sui fiori ma non per mancare di rispetto ai fiori o alla città di Sanremo. Non lo voglio scusare, lui è consapevole di questo. Non ha chiesto di essere capito, ha chiesto di essere perdonato, consapevole di aver fatto qualcosa che non avrebbe voluto fare. Forse a 19 anni può capitare”, le parole di Amadeus che ha accettato le sue scuse con serenità e lo ha già perdonato.
Ma non era l’unico con cui doveva scusarsi Blanco. Uno spettacolo che non avremmo voluto vedere, su Rai1, per cui le scuse vanno presentate anche a tutto il pubblico presente in teatro e a quello in collegamento da casa. Blanco lo sa e via Instagram condivide una lettera scritta a mano in cui fa un “mea culpa” e ammette di essere caduto.
La lattera di Blanco:
“Cadono fiori, Ariston. Si spezzano fiori, Ariston. Cala il sipario, Ariston. Ti ho messo in lacrime come la mia mamma, Ariston. Mi hai visto fragile come un bimbo e qui proprio qui, dove mi hai insegnato a correre, sono caduto. Mi sono rotto la faccia e piango, Ariston. Ma poi…Rido, rido, ridi, rido, perché non sono perfetto come mi volevi. Ma finalmente sono me stesso, ti voglio bene Ariston. Con tutta la mia follia”.