Sfruttare le basse temperature per attenuare il dolore, curare le infiammazioni e migliorare le condizioni generale di salute. Parliamo della crioterapia, che negli ultimi anni sta riscuotendo sempre più successo, anche tra le celebrità.
Il ghiaccio è sempre stato utilizzato per curare traumi, basta pensare allo spray che usano gli sportivi oppure alla borsa del ghiaccio che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo utilizzato in seguito a una contusione. Oggi con il freddo si curano anche altre patologie. Le basse temperature hanno infatti un effetto benefico a contatto col nostro corpo. La crioterapia è usata per contrastare le infiammazioni, dopo un allenamento o uno sforzo fisico, per aiutare nel recupero fisico e per rallentare l’invecchiamento cutaneo.
Basta immergersi pochi minuti in una vasca piena di ghiaccio oppure di acqua a 3-5° per provare i benefici della crioterapia. Se non si vuole sottoporre il corpo a un’escursione termica così forte e si preferisce un approccio più soft, si può anche scegliere di effettuare trattamenti localizzati.
A contatto col ghiaccio, i vasi sanguigni e i pori si contraggono e in questo modo migliorano la qualità della pelle, fornendo un aspetto più sodo. Inoltre è utile per combattere i radicali liberi grazie al suo effetto antiossidante.
Inoltre lo shock termico dovuto all’improvviso contatto con corpi a basse temperature fa produrre una grande quantità di endorfine, l’ormone del benessere. Quindi agisce positivamente anche sul sistema nervoso.
La terapia del freddo agisce anche sul metabolismo, aiutando a bruciare più velocemente le calorie, sul sistema endocrino e sulla circolazione del sangue.
La crioterapia è applicata anche in ambito ortopedico, in particolare per il trattamento muscolare in seguito a un infortunio o durante la fase acuta di un’infiammazione.
Serve anche a combattere l’effetto di malattie croniche sulla muscolatura, come fibromialgia, morbo di Parkinson e sclerosi multipla. In questi casi l’utilizzo di basse temperature serve a riabilitare o a mantenere più a lungo le funzioni motorie.