I problemi Virgilio Mail continuano anche oggi 28 gennaio: stando all’ultimo comunicato ufficiale diramato da ItaliaOnLine, provider della casella elettronica, il bug del sistema operativo alla base del disservizio sembra essere stato risolto dal vender terzo, ma il normale funzionamento della piattaforma sarà progressivo. Qualche utente è anche riuscito ad entrare all’interno della casella di posta elettronica (parliamo sia di Libero Mail che di Virgilio Mail), rientrando in possesso delle vecchie email, ma dovendo rinunciare a quelle che frattempo arrivate durante il periodo di malfunzionamento. Anche adesso le nuove email sembrano non arrivare, almeno per quanto riguarda una prova che abbiamo effettuato personalmente sulle nostre caselle private.
State attenti agli SMS “Libero/Virgilio” che chiedono di confermare o riattivare la casella di posta: si tratta di un tentativo di phishing, come anche specificato dalla stessa azienda (cancellatelo e non dategli retta). La società ha fatto sapere di aver lavorato duramente per salvaguardare l’integrità dei dati dei propri utenti. Per quanto riguarda le email ricevute su Libero Mail e Virgilio Mail nell’arco del disservizio, si è inviato un messaggio di mancato recapito al mittente ed anche chiuso l’SMTP dalle ore 16 del giorno 23 gennaio u.s. C’è adesso da capire come si comporteranno i singoli provider di posta elettronica che hanno gestito il traffico in entrata su Libero Mail e Virgilio Mail non appena ricevuto il messaggio di mancato recapito. In genere, viene consentito il re-invio automatico nel caso qualcosa vada storto (ad esempio, per la casella piena), ma ogni servizio vanta una propria configurazione tecnica.
Relativamente alle email archiviate o pregresse, bisogna sapere che la lettura dei dati sullo storage colpito dal problema non è stata consentita. In ogni caso, usando l’applicazione, gli utenti hanno potuto accedere alle proprie email con una certa profondità storica in quanto salvate sul proprio device in quella parte di memoria che chiamiamo ‘cache‘. Se si ha bisogno di dati con una profondità storica superiore, il device dovrà accedere ai dati centrali, cosa che non è stata consentita in questo periodo. Non si sa ancora se sarà possibile ricevere un indennizzo per quanto successo: verranno senz’altro analizzati i casi e calcolati i disagi arrecati. Vi facciamo anche sapere che Libero e Virgilio PEC funzionano da sempre regolarmente.