L’improvvisa scomparsa di Jeff Beck ha gettato un velo di profonda tristezza sul mondo della musica, la cui biblioteca ha perso un volume prezioso e importante che purtroppo non sarà sostituito. Ho deciso di raccontarne la discografia e la sua partecipazione nel film “Blow up” di Michelangelo Antonioni in cui distrusse la chitarra che faceva le bizze. Poi ho chiamato BOBBY SOLO, che ha passato 15 giorni a Londra con Jeff Beck e i suoi Yardbirds per preparare il brano “Ogni volta” che avrebbero cantato insieme al Festival di Sanremo 1965. Infine mi sono collegato con PHIL PALMER, che ha condiviso il palco con Jeff Beck quando era in tour insieme ad Eric Clapton.
PHIL PALMER ricorda JEFF BECK, con cui ha suonato insieme.
Phil Palmer è uno dei più importanti chitarristi session man di oggi. Ha suonato in 5.000 brani, 500 album e ha all’attivo 50 n° 1 in classifica. Si è esibito live in tour con Eric Clapton o i Dire Straits, fra gli altri. Ed è appunto quando era con Eric che Jeff Beck è salito sul palco per esibirsi assieme a loro alcune volte. Phil sottolinea lo stile unico di Jeff, il suo provare riff nel camerino ogni volta prima di salire sul palco. Ha ammirato molto il suo album “Blow by blow”, di cui durante la nostra conversazione non ricordava il titolo ma che poi mi ha inviato. Gli ho anche chiesto di accennare con la chitarra “Superstition”, famosissimo brano in comproprietà tra Jeff Beck e Stevie Wonder.
Phil ricorda solo una minima parte del brani su cui ha suonato e per lui scrivere l’autobiografia “Session Man” (ancora in attesa di un editore che la pubblichi in italiano) è stato un esercizio per voltarsi indietro.
BOBBY SOLO ricorda JEFF BECK e suona per lui.
Appena si è saputo che Jeff Beck era volato nell’altra dimensione, Bobby Solo mi ha mandato una foto in cui nel 1966 era a Londra insieme a Jeff e ai suoi Yardbirds. Il gruppo infatti incise la sua canzone “Ogni volta” che cantarono in coppia nel Festival di Sanremo 1966… anche se Jeff Beck non si presentò sul palco perché fuggì con una ragazza di cui si era innamorato.
Mi sono collegato con Bobby che mi ha raccontato di quei 15 giorni che passò con Jeff e con altri artisti come Brian Auger, Julie Driscoll e Marianne Faithfull. Mi ha detto che parlavano molto di Elvis Presley che era una passione comune. Jeff Beck, infatti, nel suo secondo album solista “Beck-Ola”, fatto insieme a Rod Stewart, fece due canzoni di Elvis: “All shook up” e “Jailhouse Rock”.
Bobby con la chitarra mi ha fatto un esempio di fingerpicking che gli ha insegnato Jeff. Poi lo omaggia eseguendo “Mistery Train”.
Jeff Beck è volato nell’altra dimensione. Breve racconto di un chitarrista strepitoso
Con Jeff Beck se ne va un altro volume importante nella biblioteca della musica che non verrà più sostituito.
Lo ricordo mostrando alcuni dischi suoi e degli Yardbirds, nei quali ha coabitato anche con Jimmy Page prima che li trasformasse in Led Zeppelin, e la sua memorabile partecipazione al film “Blow Up” di Michelangelo Antonioni dove distrusse la chitarra.