E anche questa volta Selvaggia Lucarelli si è sentita in dovere di dire la sua sul caso del giorno ovvero la decisione di Chiara Ferragni di dare in beneficenza il suo cachet di Sanremo 2023. Non è la prima volta che si parla di lei e della sua presenza sul palco dell’Ariston per volontà di Amadeus ma, soprattutto, del cachet che sarebbe arrivato nelle sue casse e le polemiche non sono mancate. In molti hanno puntato il dito contro l’imprenditrice e molti altri lo hanno fatto oggi nonostante il suo annuncio.
A far storcere il naso a Selvaggia Lucarelli e ai suoi sostenitori è il fatto che la Ferragni abbia annunciato pubblicamente che il suo cachet andrà in beneficenza, perché dirlo quando avrebbe potuto farlo in silenzio come si dovrebbe?
Partendo da questo presupposto la giornalista ha lanciato le sue accuse e le sue critiche sui social puntando il dito contro la Ferragni rea, a suo dire, di volersi ‘lucidare la reputazione’. In particolare, Selvaggia Lucarelli sui social ha ribadito che le sue previsioni si sono avverate:
“Come anticipato, la mossa sarebbe stata di non rispondere alla sua finta beneficenza derivata dalle vendite del pandoro ma inventandosi una bella donazione da sbandierare pubblicamente…Puntuale come ogni mossa mirata a lucidare la sua reputazione, il suo cachet di Sanremo andrà in beneficenza. Naturalmente scelta non fatta in silenzio, ma annunciata con un’apposita conferenza stampa. Per la cronaca, il cachet di Sanremo per lei sono spicci. E anche questa volta ma che brava”.
Ecco il video dell’annuncio:
Chiara Ferragni ha spiegato che devolverà il suo compenso di Sanremo 2023 a un’associazione che si occupa di combattere la violenza contro le donne ma a quanto pare questo non basta per mettere a tacere i suoi detrattori. Selvaggia Lucarelli ha deciso poi di pubblicare lo screenshot di un articolo di Davide Maggio in cui si leggono delle presunte rivelazioni sul comportamento da diva di Chiara dietro le quinte sottolineando il fatto che non è poi così solidale con le donne, le stesse che dice di voler sostenere con la sua ‘donazione’, come finirà questa diatriba?