Il Festival di Sanremo 2023 potrebbe partire con una squalifica, quella di Madame. Non basterà rimuovere i post sui social.
Ormai vociferata da settimane, la cantante potrebbe essere davvero molto vicina all’esclusione dalla competizione. L’ipotesi, dopo le dichiarazioni della dottoressa indagata per false vaccinazioni Covid.
Si dice pentita e assicura di non essere no-vax. Credeva nell’utilità del vaccino, fino a quando non ha visto gli effetti collaterali sul proprio corpo, dopo essersi somministrata le prime due dosi. Ne parla il Corriere della Sera, ricostruendo la vicenda attraverso le dichiarazioni del medico, che dice: “Credevo effettivamente nell’utilità del vaccino. Purtroppo dopo le due dosi che mi sono auto-somministrata ho visto che sono comparse sul mio corpo delle piaghe e ho avuto pesanti effetti collaterali”.
La procura ha fissato per le prossime settimane l’incidente probatorio durante il quale verrà ascoltata nuovamente la dottoressa. Intanto, nel mondo della musica ci si interroga sull’effettiva possibilità che Madame partecipi al Festival di Sanremo 2023, essendo l’artista tra i 28 Big scelti da Amadeus per la competizione.
Il direttore artistico si è già espresso a proposito del futuro di Madame a Sanremo, ricordando che la legge italiana include la presunzione di innocenza. Fino ad una eventuale condanna, dunque, la cantante è innocente e l’indagine – alla data odierna – è ancora in corso.
Numerose però sono già state le polemiche sui social: Madame è indagata per falso ideologico dopo aver probabilmente ottenuto un green pass falso. E fino a chiarimento della vicenda, non le dovrebbe essere consentito partecipare ad un programma così importante per la TV italiana, in prima serata, sulle reti di Stato.
A proposito di Madame, sul Corriere della Sera si legge che la dottoressa ha dichiarato al pm di non ricordarla nell’elenco dei suoi pazienti. L’ipotesi è quindi che si sia rivolta a lei esclusivamente per la vaccinazione fasulla.”Sicuramente non l’ho vaccinata […] non c’era motivo che un paziente non mio venisse in studio solo per vaccinarsi”.