Arrivano proprio in questi minuti alcuni riscontri molto interessanti per chi è già proiettato verso l’assegno unico 2023, in riferimento alla questione ISEE con relativi chiarimenti pubblici da parte di INPS. Come stanno le cose stamane? Proviamo a fare il punto della situazione, andando ad integrare le considerazioni di fine 2022 che abbiamo portato alla vostra attenzione attraverso un altro articolo, in modo che tutti siano preparati per evitare brutte sorprese. Il rischio di percepire la quota minima senza la giusta informazione, infatti, come al solito è molto alto qui in Italia.
Si può procedere con il caricamento dell’ISEE per assegno unico 2023: dettagli su link e chiarimenti INPS
La situazione, nella percezione di tanti utenti, è effettivamente complessa. Ad esempio, in tanti chiedono se, per chi riceve assegno unico dall’anno scorso, sia effettivamente necessario ripresentare ISEE anche quest’anno. Risposta affermativa, almeno per chi negli ultimi mesi ha percepito una quota superiore a quella minima, dovuta proprio all’ISEE caricato lo scorso anno. Alcuni dettagli in merito sono arrivati direttamente da INPS per chi si ritrova in questa condizione.
In particolare, pochi minuti è stato scritto quanto segue: “Si deve ripresentarlo entro febbraio altrimenti percepirà la quota minima. Non deve presentare domanda di assegno unico”. Morale della favola? Occorre distinguere la propria domanda per l’assegno unico, che resta corretta e non va ripresentata, rispetto alla storia dell’ISEE. Solo quest’ultima certificazione, infatti, richiede un aggiornamento per il 2023, in modo che INPS possa determinare in modo più dettagliato quanto vi spetti ogni mese.
Ignorare la richiesta vuol dire accettare in automatico l’assegno unico 2023 con la quota minima prevista dalla legge. Attraverso il post pubblicato su Facebook da INPS, in ogni caso, troverete tutte le informazioni del caso per procedere correttamente, con relativi link per caricare l’ISEE aggiornato sul nuovo anno.