Viviamo in un mondo sempre più consapevole per quanto riguarda l’argomento alimentazione.
Numerose ricerche ci indicano come i consumatori siano sempre più interessati non solo a cosa mettono sul piatto, ma anche a come è stato prodotto, da dove proviene, e quanto sia impattante dal punto di vista ambientale.
In un mondo che corre veloce come quello di oggi, il mercato della ristorazione e della produzione alimentare spesso fatica a star dietro alle esigenze dei consumatori.
L’occhio vuole la sua parte
Con la presenza sempre più capillare dei social media all’interno delle nostre vite, oggi vediamo come alcune ricette prendano il “volo” a partire da reel su TikTok o storie Instagram, e naturalmente sono accomunate da alcune caratteristiche. Se siete curiosi di quali altre sono diventate “famose” potete andare su Influenxer.
- Instagramability (che detto in profano intende un’attenzione all’aspetto estetico e alla presentazione del piatto) Naturalmente molto importante vista la diffusione di queste ricette tramite il mezzo visivo.
- Facilità di preparazione Altra caratteristica che deriva dal medium Ricette che devono entrare in un video brevissimo di poche decine di secondi devono naturalmente essere veloci e facili da preparare. Massimo risultato con il minimo sforzo.
Per questa categoria di ricette vi propongo l’insalata di cetrioli alla coreana, ricetta che è diventata virale grazie a Tiktok e ora imperversa nelle cucine dei più giovani e non; forse per la facilità estrema unita alla sferzata di gusto che si può dare a un ingrediente normalmente un po’ snobbato nella cucina occidentale.
Tutte le ricette che vi propongo (e altre) le potete comunque trovare su www.foodiez.co.it.
Innovazioni, fusion e versioni gourmet
Una tendenza di questi ultimi anni che numerose ricerche sembrano confermare anche per il 2023 sembra essere quella, nativa del nostro mondo iper-globalizzato, a unire cucine distanti tra loro e creare ricette nuove e sorprendenti.
- Abbiamo visto lo spopolare per esempio della cucina orientale fusion, cioè mischiata a tendenze culinarie ed ingredienti che non provengono dal continente asiatico.
- Un’altra grande protagonista fra queste tendenze è sicuramente quella delle versioni gourmet di piatti che già conosciamo benissimo: in città europee come Milano possiamo notare come in quasi la metà dei ristoranti sia possibile ormai trovare la versione gourmet di un piatto, con l’utilizzo di ingredienti della miglior qualità possibile. Naturalmente trova terreno fertile in Italia, costellata di ingredienti di altissima qualità legati a un territorio specifico: pensiamo per esempio alla cipolla rossa di Tropea o al pecorino romano (o sardo): ingredienti spesso protetti da certificazioni di qualità.
- Ultima ma non per importanza vediamo la tendenza all’innovazione di questi anni, che ci porta grandi novità e sperimentazioni di ricette particolari, spesso legate allo sfruttamento di ricette molto note e apprezzate.
Esempi di questa categoria (anche se ce ne sarebbero moltissimi) possono essere il sushi di carne cruda che si è diffuso soprattutto in regioni con una tradizione di eccellenza legata alla produzione di carne (come il Piemonte con la fassona).
Ma anche piatti che sono l’unione di due ricette diverse, come il cronut (crasi di croissant e donut) che si crede spopolerà soprattutto nel mercato americano nel 2023.
Alternative eco-friendly
Abbiamo visto crescere negli ultimi anni l’interesse verso alternative alla carne e ai prodotti caseari che più degli altri impattano sull’ambiente.
Anche se negli scorsi anni abbiamo già visto come si cominciasse a parlare di questi prodotti, molte ricerche concordano nell’affermare che sarà il 2023 l’anno in cui si comincerà davvero a considerarli come alternative.
Esempi di questa categoria possono essere i tanto discussi insetti commestibili, come le chapuline, cavallette fritte e usate come ripieno nelle tortilla di mais (sembra sappiano di pancetta).
Se vi interessa approfondire le tendenze che ci aspettiamo nel 2023, potete andare su PXR Italy.