Dopo i vari messaggi social, Memo Remigi rompe il silenzio sulla questione Jessica Morlacchi nel salotto di Non è l’Arena ospite di Massimo Giletti ribadendo il concetto di non aver fatto nulla di male. Proprio nella puntata andata in onda ieri sera, Memo Remigi ha voluto ribadire le sue scuse alla collega Jessica Morlacchi ma anche a tutte le donne che si sono sentite offese dal suo gesto che non voleva essere una molestia:
“E’ un gesto che è stato fatto in un momento molto sbagliato. Che non dovevo fare. Ho chiesto scusa a tutti, a Serena Bortone, a Jessica Moralacchi, alla Rai. Sono gesti che, a volte, ti portano ad essere considerato quello che non sei. Li fai con molta leggerezza, incoscienza forse. Ci tengo a precisare che ho fatto questo gesto ovviamente stupido… “.
Memo Remigi a Non è l’Arena poi continua ribadendo che la sua collega ha un carattere molto estroso e divertente e che tra loro c’era una fantastica amicizia tanto che lei organizzò il suo compleanno: “Con Jessica c’è sempre stata una complicità, un cameratismo tra di noi. E’ sempre stata alla mano, accondiscendente, molto disponibile…Non è stata una molestia“.
#nonelarena Jessica Morlacchi su Memo Remigi: "è stata una molestia" https://t.co/3aaQWyhTae
— La7 (@La7tv) December 4, 2022
Memo Remigi a Non è l’Arena ha ammesso poi di essersi sentito male quando ha saputo di essere stato allontanato dal programma ed etichettato con i peggiori epiteti per via di un ‘gesto stupido’ e non una molestia, poi racconta di quei giorni: “Sono rimasto in albergo a Roma. Mi è stato detto da un autore del programma di restare lì due tre giorni senza andare in trasmissione: “E’ stato pubblicato questo tweet su Twitter. Speriamo che non succeda niente. E’ un gioco tra di voi, uno scherzo”.
#nonelarena Memo Remigi sulla Rai: "Mi è dispiaciuto come si sono comportati, non ho avuto allarmi né sono stato sentito" https://t.co/PV4BeZfvd8
— La7 (@La7tv) December 4, 2022
Il cantante non riesce ancora a capire il perché di questo trattamento e, soprattutto, la mancata voglia di farlo parlare per potersi difendere poi conclude: “E’ stato uno sbaglio. Si può sbagliare una volta?! Mi sembra che ci siano altri eventi nel contesto dell’azienda che sono stati un po’ più pesanti del mio gesto“.