Esce venerdì 25 novembre La Città Che Odi di Gianmaria, un brano autobiografico che parla di dipendenza affettiva e del rischio di perdere se stessi all’interno di un rapporto. Il brano è in gara a Sanremo Giovani e da venerdì 25 novembre sarà disponibile in radio ma anche in tutte le piattaforme digitali.
A dicembre, poi, arriverà in prima serata su Rai1. Gianmaria è infatti tra gli 8 finalisti di Sanremo Giovani 2022 che si contenderanno un posto per il Festival. Il 16 dicembre prossimo, gli 8 finalisti si esibiranno in prima serata su Rai1 dal Teatro del Casinò di Sanremo in uno speciale con la conduzione di Amadeus. Si giocheranno in questo modo la possibilità di partecipare al Festival di Sanremo 2023 tra i Big.
In gara tra gli 8 brani proposti, anche La Città Che Odi di Gianmaria.
“La città che odi è il mio brano più “leggero” uscito fino ad ora. Anche se dietro l’apparente leggerezza, si nasconde un argomento molto delicato e che mi ha toccato da vicino: la dipendenza affettiva e tutti quei rapporti e quelle relazioni che rischiano di farti perdere te stesso. È un brano autobiografico che vive di chiaroscuri e contrasti, fino ad arrivare ad un ritornello liberatorio e pieno di speranza“, dichiara Gianmaria a proposito del brano che potrebbe regalargli un posto sul palco del Festival di Sanremo 2023.
I tre vincitori di Sanremo Giovani, infatti, accederanno alla kermesse canora in gara tra i Campioni che verranno annunciati da Amadeus nei primi giorni di dicembre.
Testo La Città Che Odi di Gianmaria
Quando insegui me
stai cercando solo te
io uno specchio che cammina
che ti mostra come sei
se mi lasci qua
fai fatica a ritrovarti
fai fatica a ritrovarmi
Quanto chiedi a me?
più di quanto immaginassi
era solo un’estorsione
ma ci hai messo pure il cuore
è un po’ troppo non trovi?
come finirà, come finirà?
come finirà
Ora che son scivolato
dalle tue mani sull’asfalto
mi tocca stare qua
E sto nella città che odi
a me piace un sacco
così tanto che ci vivrei
forse ci comprerò casa
mi prenderò un gatto
costerà un botto
che vivere
che vivere
Hai rubato a meti sei messa in discussione
non l’avresti fatto mai
senza guardarti da fuori
vive in ogni respiro il mio tempo
in ogni presa di coscienza
ma cosa si prova a restare da soli
senza prima stancarsi degli altri