E’ convinzione comune che che mangiare di più a colazione che a cena faccia perdere peso. Un recente studio pubblicato su Cell Metabolism, invece, dimostra che più che l’orario a incidere sull’aumento di peso è il modo in cui il corpo metabilizza le calorie.
I ricercatori hanno esaminato un campione di 30 persone, 16 uomini e 14 donne, sane, in sovrappeso od obesi, i quali hanno dovuto seguire una dieta isocalorica per 4 settimane con colazione o cena più abbondanti, ma comunque rispettando un equilibrio di macronutrienti costante: 30% di proteine, 35% di carboidrati e 35% di grassi.
Dopo una settimana di 4 settimane con calorie bilanciate durante il giorno ciascun soggetto ha seguito una dieta diametralmente opposta rispetto al periodo precedente.
Analizzando peso e metabolismo dei soggetti esaminati è emerso che essi hanno perso poco più di 3 chili al termine di ciascuno dei due periodi di dieta. La sola differenza è che coloro i quali mangiavano di più a colazione avvertivano di meno la fame. Questo ovviamente comporta una minor fatica a seguire il programma alimentare.
Stefano Erzegovesi, medico nutrizionista e psichiatra, specializzato nei disturbi alimentari e nutrizione preventiva, commentando i risultati ha sottolineato due aspetti importanti che emergono:
1- “Non saltare la colazione, prepararla in modo che sia bilanciata fra carboidrati, proteine e grassi e che sia facilmente digeribile. Quindi, limitare uova e pancetta e dare più spazio a pane integrale, frutta secca, marmellata e yogurt, oppure porridge o fiocchi di cereali integrali con latte o bevanda vegetale.
2- “Non abbuffarsi al mattino pensando di dover mangiare di più perché è il pasto più importante. Il consumo energetico non è diverso rispetto a quello della sera. Andando verso sera siamo, però, più resistenti all’insulina. Questo significa che le cellule ‘aprono le porte’ all’ingresso degli zuccheri con più difficoltà e il corpo deve, come meccanismo di compenso, produrre più insulina. Per questo l’ideale è che l’ultimo pasto della giornata sia il più leggero e sia consumato almeno due ore prima di andare a dormire”.
Per Erzegovesi fa notare che le persone che cenano a poi subito dopo vanno a letto, il giorno seguente, si svegliano “vigilanza e concentrazione meno buone”.