C’è tanto livore, nel post che raccoglie lo sfogo di Selvaggia Lucarelli contro Le Iene. Sullo sfondo, il caso di Daniele al quale martedì 1° novembre la redazione del format di Italia 1 ha dedicato un servizio.
L’antefatto: il servizio su Daniele
La storia portata sul piccolo schermo dall’inviato Matteo Viviani è quella di un suicidio dovuto ad un inganno amoroso: Daniele, 24enne forlivese, si era innamorato di Irene Martini con la quale aveva iniziato una fitta comunicazione durata un anno. I due non si sono mai incontrati, e dopo i primi sospetti del giovane sull’identità della compagna virtuale, la relazione si era conclusa. La storia aveva avuto un tragico epilogo: il 23 settembre 2021 Daniele si è suicidato in casa sua.
Irene Martini non esisteva, e dietro il profilo fake della finta compagna di Daniele c’era un uomo di 64 anni di Forlimpopoli che la famiglia del ragazzo aveva denunciato. Matteo Viviani ha raggiunto il 64enne per chiedergli conto e sul suo comportamento ingannevole e sulla morte di Daniele.
Dopo la messa in onda del servizio, secondo l’avvocato del 64enne, per le strade di Forlimpopoli sarebbero comparsi manifesti minacciosi nei confronti dell’uomo il quale, sottoposto ad un eccessivo peso emozionale e non sentendosi più al sicuro, si è tolto la vita.
Un doppio suicidio che chiude tragicamente una storia drammatica e che nelle ultime ore, sui social, ha scatenato il dibattito sull’operato de Le Iene accusate da più parti di aver avuto una condotta da gogna mediatica nei confronti del 64enne.
Selvaggia Lucarelli contro Le Iene
Non è la prima volta in cui Selvaggia Lucarelli punta il dito contro Le Iene e l’inviato Matteo Viviani. In passato lo aveva fatto, ad esempio, per quel servizio sulla challenge della Blue Whale. Ecco le parole della giornalista, opinionista e giudice di Ballando Con Le Stelle:
“Sono due decenni che si assiste allo scempio che Le Iene fanno del giornalismo, che accettiamo le immagini di macchiette in giacca e cravatta all’inseguimento di persone per strada, sul proprio posto di lavoro, nelle proprie abitazioni private. A microfoni sbattuti sui denti per strappare manate e parolacce che serviranno a dimostrare chi è il cattivo, a errori grossolani, a giustizialismo spacciato per giustizia, a ghigliottina spacciata per giornalismo. La tv usata come manganello sui detrattori, da sempre. È per questo che quello che è accaduto in questi giorni – il suicidio di un uomo di 64 anni – protagonista di una brutta storia di catfishing ai danni di un 24enne che in seguito si è tolto la vita – dopo un servizio di Matteo Viviani e Marco Fubini – non stupisce affatto”.
In un suo editoriale su Domani, infine, Selvaggia Lucarelli considera Le Iene un “programma socialmente pericoloso” e si chiede: “Chi sarà la prossima vittima?”.