Il Samsung Galaxy S23 potrebbe non avere lo stesso processore per tutti i mercati. Per quanto, da un po’ di tempo, si parli di una soluzione hardware unica, le ultime indiscrezione andrebbero esattamente nella direzione opposta, come sottolinea anche la fonte autorevole SamMobile. All’uscita della nuova seria mancano non meno di 4 mesi ma è anche giusto iniziare ad analizzare le notizie ora in circolazione.
Il dubbio è sull’utilizzo del Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2 o dell’Exynos 2200. Proprio le prossime ammiraglie sarebbero in gran parte associate alla prima soluzione ma non in maniera assoluta come ipotizzato in un primo momento. Per quanto l’hardware Qualcomm sarà utilizzato in forma predominante, non mancherà anche l’alternativa Exynos ma in un numero ristretto di mercati. Inutile negare che una simile differenziazione rischia di non essere vista di buon occhio almeno per un paio di motivi: i clienti globali vorrebbero di certo poter acquistare uno smartphone con soluzione unica in ogni parte del mondo; ancora, le unità Exynos (anche nel recente passato) non si sono sempre rivelate all’altezza della controparte.
Quanti e quali mercati potrebbero ricevere un Samsung Galaxy S23 con chipset Exynos 2300 e non Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2? Per l’attuale serie 2022, il rapporto di utilizzo delle due soluzioni è di circa70-30%, con i modelli Snapdragon a dominare la quota di smartphone venduti. Per il 2023 la proporzione potrebbe essere ancora più sbilanciata con i chipset Exynos relegati ad una quota ancora più bassa, ma comunque presente. Per quanto riguarda poi i mercati prescelti per la prima o la seconda alternativa, spiace dirlo, ma il vecchio continente europeo (così come in passato) potrebbe ancora essere prescelto per la soluzione Exynos appunto. Solo il tempo ci confermerà o meno questa strategia ma questa potrebbe scatenare qualche protesta.