Sarà presto disponibile il nuovo libro di Morgan, una raccolta di poesie commentate in versi da Pasquale Panella, penna autorevole dei primi cinque album che Lucio Battisti pubblicò una volta concluso il sodalizio con Mogol, Don Giovanni (1986).
Parole D’aMorgan, questo il titolo, sarà distribuito dall’editore Baldini&Castoldi e sarà fuori il 27 settembre. Nella sua nuova avventura letteraria, Marco Castoldi sceglie nuovamente la composizione grafo-linguistica, uno stile che spesso dispensa sui suoi canali social e di cui oggi, attraverso Instagram, annuncia la trasposizione letteraria.
Parole D’aMorgan arriva dopo L’audiolibro Di Morgan (2020) e soprattutto dopo Essere Morgan. La Casa Gialla (2020), rispettivamente con le prefazioni di Ivano Fossati e Vittorio Sgarbi.
Con questo annuncio Morgan rompe parzialmente il silenzio dopo aver comunicato ai suoi fan di soffrire per un problema al rene sinistro che lo ha costretto a interrompere il ciclo di concerti. Sui social Morgan ha pubblicato la copertina e un estratto dell’opera, con lo stile grafico che lo contraddistingue da sempre: elementi apparentemente disordinati, immersi in fantasie di colori vivi con, al loro interno, parole che esprimono quello che ormai i suoi fan chiamano il Morgan-pensiero.
Ancora una volta Marco Castoldi dimostra di non riconoscersi nel semplice ruolo di cantautore: con questa nuova opera si fa poeta e pensatore, sognatore ma anche acuto osservatore del suo io.
Non è dato sapere se il nuovo libro di Morgan dispenserà sorprese, la cosa certa è che parliamo di un artista che nessuno può mettere a tacere. Un merito, questo, che gli ha riconosciuto Flavio Insinna durante una puntata de Il Cantante Mascherato, sull’onda delle polemiche dell’incidente di Sanremo con Bugo, nome che ormai inevitabilmente viene associato a Morgan in ogni occasione.
Ecco l’estratto del nuovo libro di Morgan:
“Prestatemi dunque l’orecchio ed il cuore perché le parole son vane e smarrite se dall’uno nell’altro di nessun amore lasciano traccia e non vengono capite. Alcuni ascoltano le cose che dico se non le hanno seguite e le lodano pure è come se neanche avesser sentito e le mie parole disperse ed oscure spirate nel vento per cui sono giunte non trovano sosta né casa o convento ritornano affrante al vagare distante se ad afferrarle non è il cuore pronto. Ma se nel tragitto udito è capace che orecchio conduca quel che ha introdotto allora le afferra e fa giunger la voce al cuore che la sa trattenere nel petto. Chi vorrà capire l’orecchio dovrà prestarmi e il suo cuore mettere al mio favorevole perché io qui intendo parlare d’amore e di sogni e menzogne, ma anche fantasmi“.
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