Una nota di Adriano Celentano sulle elezioni, in effetti, mancava. Dal suo profilo Instagram il Molleggiato si è pronunciato più volte sull’attualità, ora parlando di vaccini e ora – più in generale – di televisione. Proprio da quest’ultima dobbiamo partire, sia perché il Ragazzo della via Gluck ha più volte parlato di un suo ritorno in TV, sia perché attraverso i media più canonici passa, inevitabilmente, la campagna elettorale.
Il misterioso “Signor 3%”
Il parere di Celentano sulle elezioni arriva nel classico stile: un breve testo e immagini di repertorio. Nel testo e nella didascalia il Molleggiato fa riferimento a un “Signor 3%” di cui non dice di più. Ecco il testo:
“Devo dire che oggi come oggi la televisione è un grosso aiuto anche per quelli che non la guardano. Perché sono loro i veri intenditori del piccolo schermo. A loro basta un’occhiata per capire, eppure persino loro a pochi giorni dalle prossime elezioni, non si spiegano come mai il signor 3%, anno 2022, non si renda conto delle stron*ate che dice. Perché loro, quelli che la televisione non la guardano, giudicano due cose: l’espressione e il tono della voce. Se questi due elementi sono in sintonia fra di loro, allora possiamo essere certi che il signor 3% (pur se condannato a sparire) è in buona fede. Ma chi è davvero in buona fede non può sparire, neanche se a sparire lo volesse colui che è in buona fede. Al massimo sparirebbe lui, ma la ‘buona fede’ rimarrebbe in eterno”.
Molti fan si chiedono chi sia quel “Signor 3%”, qualcuno risponde: “Paragone”, riferendosi a Gianluigi Paragone di ItalExit. Secondo gli ultimi sondaggi su YouTrend pubblicati da AGI il 6 settembre, in effetti, la lista di Paragone non superava il 2,8%, ma considerando che Celentano non fa nomi specifici, lasciamo all’immaginazione del lettore.
Il ricordo di Pannella
Più chiaro, invece, il suo pensiero sulla politica che fu. Il ricordo di Celentano va a Marco Pannella, e nel rimembrare l’ex leader del Partito Radicale il Molleggiato recupera quel video endorsement del 1994, quando lanciò un vero e proprio invito a votare per Pannella.
Lo fece, Celentano, certamente con ironia, ma ciò non lo rese immune da critiche. Per l’occasione il Molleggiato si presentò di fronte alla telecamera con 3 schede. Ad ogni famiglia Celentano chiese, in sostanza, di destinare almeno un voto alla lista di Pannella per far sì che il partito raggiungesse almeno il 5%.
“Cari elettori, nelle vostre famiglie un membro dovrà essere sacrificato. No, non nel senso che lo dovete uccidere, nel senso che in ogni famiglia almeno un voto sulla scheda per il proporzionale dovrà andare a Pannella”.
In un articolo di Repubblica pubblicato il 26 marzo 1994, si legge che a criticare la scelta di Celentano fu Domenico Modugno, ma anche Pierangelo Bertoli. Enrico Ruggeri, invece, lo definì “coraggioso”.
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