Oggi 6 settembre Harmony OS 3.0 è diventato realtà attraverso la sua presentazione ufficiale a bordo del nuovissimo Huawei Mate 50. L’evento cinese ha svelato la nuova versione del sistema operativo Huawei ma, allo stesso tempo, si è compreso (ancora una volta) che per l’esperienza software non c’è spazio se non che nella madrepatria del produttore.
Lo sforzo degli sviluppatori al soldo del brand asiatico è stato importante: oltre alla completa maturità del sistema operativo di Google, va segnalato che gli esperti garantiranno la distribuzione dell’OS su un centinaio di smartphone Huawei. Si parte dall’appena citato Huawei Mate 50, ai recenti Huawei P50 e andando a ritroso, per dispositivi anche più vecchi. Per molti di loro l’aggiornamento non tarderà nell’ultima parte che ci separa dalla fine del 2022. In altri casi le operazioni di update andranno avanti anche all’inizio del 2023.
Fa piacere sapere dei vistosi passi in avanti compiuti per il mercato cinese ma, purtroppo, non resta altro da fare che prendere atto di un vero e proprio stallo per l’arrivo dell’OS anche dalle nostre parti. Nonostante il 2022, inizialmente, fosse stato indicato da alcuni esponenti Huawei come l’anno della distribuzione anche oltre i confini cinesi, giunti a giugno, nulla è cambiato. Difficile è credere che possano esserci delle novità in proposito entro la fine dell’anno e a questo punto, viene messo in discussione l’intero progetto software. D’altronde Huawei ha continuato a perdere quote di mercato in occidente, dunque la distribuzione del suo sistema operativo proprietario in Europa ad esempio potrebbe essere del tutto controproducente e prevedere uno sforzo fin troppo notevole rispetto ai risultati attesi. Al posto di Huawei, altri Brand come Xiaomi stanno prendendo sempre più piede dalle nostre parti, potendo contare sull’esperienza Android a cui molti non sono disposti proprio a rinunciare.