A poche ore dal discorso alla camera ardente allestita in Campidoglio, Adriano Celentano scrive ad Alberto Angela per commentare le sue parole.
La morte di Piero Angela lascia un’Italia orfana di un padre affettuoso. Con Quark, SuperQuark e tutti i suoi interventi a favore della divulgazione scientifica siamo diventati tutti un po’ più eruditi e preparati a conoscere il mondo e i suoi segreti. Per questo Alberto Angela, suo degno erede e anch’egli divulgatore sulle orme nobili del padre, nel suo discorso in Campidoglio, ha detto:
“Ho avuto la sensazione di avere Leonardo da Vinci in casa, che dava la risposta giusta sempre con una capacità di sintesi e analisi in modo pacato. Lui amava ripetere un aforisma di Leonardo da Vinci: ‘Siccome una giornata ben spesa dà lieto dormire così una vita ben usata dà lieto morire'”.
Le parole che Celentano scrive ad Alberto Angela, tuttavia, non riguardano il suo discorso alla camera ardente. Il Molleggiato si riferisce a quelle 3 parole, tremende e tombali, che Alberto ha dedicato al padre per annunciare la sua scomparsa.
“Buon viaggio, papà”, ha scritto Alberto Angela sui social mostrando una foto del padre sorridente. A ciò si riferisce Celentano, che scrive:
“Ciao Alberto! Le parole più belle per un ‘grande’ come lo era tuo padre, le hai pronunciate tu: ‘Buon viaggio papà’. Parole che non hanno niente a che fare con la morte, poiché riguarda solo quei debosciati che per l’ingordigia di volere tutto e subito a qualunque costo, distruggono quel tesoro di Eternità che è dentro ognuno di noi fin dalla nascita, senza avere la minima idea di ciò che perdono”.
Anche nel suo discorso in Campidoglio Alberto Angela ha parlato di viaggio. Una parola che descrive una fase di transizione anziché un epilogo definitivo. A ciò si riferisce Celentano: la morte è per chi vive nel materialismo, il viaggio è per le anime più grandi.
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