Non potevano certo mancare le voci sulla malattia di Ermal Meta dovuta al vaccino Covid. Come accade da quasi due anni con tutti i personaggi più o meno famosi che hanno problemi di salute, infatti, si sparano certezze sul fatto che il disagio del momento sia in qualche modo legato alla somministrazione del vaccino. Incolpando soprattutto Pfizer ed il presunto “ricatto” del governo Draghi, in relazione al green pass e alla necessità di farsi vaccinare per continuare a lavorare, o frequentare i locali preferiti. Come sempre, tanta superficialità da parte degli utenti.
Cosa non torna sulla storia della malattia di Ermal Meta dovuta al vaccino Covid oggi 27 luglio
Dopo le voci riguardanti la partecipazione ad alcuni eventi di fine luglio, trattati di recente, ci sono dunque nuovi aggiornamenti da esaminare. Quali sono i dubbi che pervadono le nostre menti quando si legge che la malattia di Ermal Meta potrebbe essere dovuta al vaccino Covid? La situazione è tutto sommato di facile lettura, in quanto il cantante ha accusato dei problemi al viso e alla testa che sono stati annunciati tramite una storia Instagram. Questioni delicate che richiedono approfondimenti e che gli impediranno di essere presenti ad alcuni eventi in cui lo avremmo dovuto vedere a fine luglio.
Come riportato da alcune fonti, Ermal Meta è risultato positivo al Covid lo scorso febbraio, ovvero cinque mesi fa. In quella circostanza, fece presente a tutti di essersi sottoposto a tre vaccinazioni in precedenza, motivo per cui la somministrazione è avvenuta tanto tempo fa. Appare improbabile, almeno dal punto di vista temporale, che ci possa essere correlazione tra il vaccino e la malattia di Ermal Meta. Oltre al fatto che, ad oggi, non abbiamo dati scientifici in grado di supportare questa tesi.
Dunque, fino a prova contraria, non ha alcun senso associare la malattia di Ermal Meta al vaccino.
Come dire che appare molto improbabile correlare il cancro ai polmoni per uno che ha fumato per decenni due pacchetti di sigarette al giorno, se la scoperta del tumore avviene un anno dopo che il malcapitato ha smesso di fumare? La verità è che nessuno sa nulla sugli effetti dei sieri sperimentali (spacciati per vaccini) che hanno imposto a milioni di italiani, comprese la case farmaceutiche che affermano (ad esempio agli investitori Usa, tutelati da leggi molto severe) di non essere in gradi di affermare la sicurezza e l’efficacia dei vaccini. Soprattutto non sanno cosa avvenga nel medio e lungo periodo. Che i vaccini non abbiano funzionato è un dato di fatto impossibile da negare, che ci siano stati una serie di eventi avversi legati a miocarditi, ictus e malattie circolatorie anche, confido che, da qui a un po’, usciranno fuori molti altri splendidi effetti di questo crimine contro l’umanità, ma comunque nessuno sarà chiamato a risponderne.