Al via la 79’ edizione Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2022, nell’anno in cui ricorre il 90’ anniversario dalla sua fondazione.
In diretta dalla Biblioteca dell’ASAC, il Presidente Roberto Cicutto e il Direttore Alberto Barbera presentano la 79’ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica che si terrà a Venezia Lido tra il 31 agosto e il 10 settembre 2022.
Il film d’apertura presentato a Venezia 2022 e poi distribuito da Netflix, sarà White Noise dell’amato regista di Storia Di Un Matrimonio (2019), Noah Baumbach. Il film è ispirato all’omonimo libro del 1985 ”Rumore Bianco” (Einaudi Editore) del geniale autore americano Don DeLillo.
I FILM ITALIANI IN CONCORSO
Sono cinque i film italiani in concorso nella sezione ufficiale della Mostra di Venezia 2022. Parliamo di IL SIGNORE DELLE FORMICHE di Gianni AMELIO, BONES AND ALL di Luca GUADAGNINO, CHIARA di Susanna NICCHIARELLI, MONICA di Andrea PALLAORO , L’IMMENSITA’ di Emanuele CRIALESE.
Il Signore Delle Formiche di Gianni Amelio con Luigi Lo Cascio ed Elio Germano, riporta sullo schermo la storia del drammaturgo e poeta Aldo Braibanti, condannato a nove anni di reclusione con l’accusa di plagio, cioè di aver sottomesso alla sua volontà, in senso fisico e psicologico, un suo studente da poco maggiorenne. Il ragazzo venne rinchiuso in un ospedale psichiatrico e sottoposto a una serie di devastanti elettroshock, perché “guarisse” da quell’influsso “diabolico”. Alcuni anni dopo, il reato di plagio venne cancellato dal codice penale.
Bones And All di Luca Guadagnino. Produzione tutta italiana per un film che racconta l’America poco nota e conosciuta con grandi interpreti come la stella nascente del cinema made in U.S.A. Timothee Chalamet. Secondo Barbera si tratta dell’unico film di un non-americano sull’America più povera e ai margini del sogno americano e anzi vittima del fallimento del sogno americano stesso.
Chiara di Susanna Nicchiarelli, da non confondere con il film A Chiara, premiato quest’anno ai David di Donatello, racconta la storia poco raccontata di Santa Chiara, fino ad ora oscurata dalla grande storia e fama di San Francesco. Nel film la giovane Margherita Mazzucco che gli italiani hanno imparato a conoscere attraverso la fiction de L’Amica Geniale.
Monica di Andrea Pallaoro. Il regista, sempre secondo Barbera, è il nuovo punto di riferimento del cinema italiano. Film quindi del belpaese, ma con cast assolutamente internazionale per una storia difficile da raccontare con Trace Lysett, Patricia Clarkson, Emily Browning, Joshua Close, Adriana Barraza.
Ultimo film italiano, ma non per importanza, della selezione ufficiale della Mostra del Cinema di Venezia 2022 è L’Immensità di Emanuele Crialese con Penelope Cruz in una storia tutta italiana. Crialese il cui ultimo film risale al 2011,Terra Ferma, ritorna con una storia molto personale. Ha deciso di portare sullo schermo anche la sua personalissima esperienza di adolescente con questo suo ultimo lavoro.
Non solo film nella sezione ufficiale. C’è grande attenzione infatti anche per il lavoro Gli ultimi giorni dell’umanità di Enrico Ghezzi nella categoria Fuori Concorso – No Fiction, oppure per il film In Viaggio, di Gianfranco Rosi.
Una menzione speciale merita il film Siccità, di Paolo Virzì nella categoria Fuori Concorso, un film corale che potrebbe essere anche un istantmovie su quest’estate tra le più calde degli ultimi decenni con un grande cast italiano composto da Claudia Pandolfi, Silvio Orlando, Valerio Mastrandrea, Monica Bellucci e tanti altri .
GLI ALTRI FILM IN CONCORSO
C’è grande attenzione da parte della Giuria del Festival rispetto all’attualità e al contesto in cui si immerge la 79’ Edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia 2022.
Sono vari i film e lungometraggi ucraini in concorso sia sull’attualità della guerra che riguardanti argomenti più intimi e universali, così come tanti sono i riferimenti ai registi arrestati e processati in tutto il mondo per le proprie idee e lavori cinematografici.
Parliamo ad esempio di Il Film Nist di Jafar Panahi, regista iraniano arrestato solo due settimane fa per il suo lavoro intellettuale e per essere voce autorevole e scomoda fuori dal coro e dei film come The Kiev Trial.
Atteso ritorno a Venezia anche per Lars Von Trier con il suo ultimo lavoro nella sezione non ufficiale, The Whale, di Darren Aronofsky nella categoria film in concorso, The Banshees of Inisherin, di Martin McDonagh che torna dopo il grande successo di Tre Manifesti A Ebbing Missouri (2017).
In attesa del red carpet più bello del cinema mondiale, ecco allora tutti i film in concorso alla 79’ edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2022.
IN CONCORSO
- White Noise, di Noah Baumbach – film d’apertura
- Il signore delle formiche, di Gianni Amelio
- The Whale, di Darren Aronofsky
- L’immensità, di Emanuele Crialese
- Saint Omer, di Alice Diop
- Blonde, di Andrew Dominik
- Tár, di Todd Field
- Love Life, di Koji Fukada
- Bardo, falsa cronica de unas cuantas verdades (Bardo, false chronicle of a handful of truths), di Alejandro G. Inarritu
- Athena, di Romain Gavras
- Bones and All, di Luca Guadagnino
- The Eternal Daughter, di Joanna Hogg
- Shab, Dakheli, Divar (Beyond the Wall), di Vahid Jalilvand
- The Banshees of Inisherin, di Martin McDonagh
- Argentina, 1985, di Santiago Mitre
- Chiara, di Susanna Nicchiarelli
- Monica, di Andrea Pallaoro
- Khers Nist (No Bears), di Jafar Panahi
- All the Beauty and the Bloodshed, di Laura Poitras
- Un Couple (A Couple), di Frederick Wiseman
- The Son, di Florian Zeller
- Les Miens (Our Ties), di Roschdy Zem
- Les Enfants des Autres (Other People’s Children), di Rebecca Zlotowski
FUORI CONCORSO
- The Hanging Sun, di Francesco Cozzini – Film di chiusura del Festival
- Kapag Wala Nang Mga Alon (When the Waves are Gone), di Lav Diaz
- Living, di Oliver Hermanus
- Dead for a Dollar, di Walter Hill
- Kone Taevast (Call of God), di Kim Ki-Duk
- Dreamin’ Wild, di Bill Pohlad
- Master Gardener, di Paul Schrader
- Siccità, di Paolo Virzì
- Pearl, di Ti West
- Don’t Worry Darling, di Olivia Wilde
FUORI CONCORSO – NON FICTION
- Freedom on Fire: Ukraine’s Fight for Freedom, di Evgeny Afineevsky
- The Matchmaker, di Benedetta Argentieri
- Gli ultimi giorni dell’umanità, di Enrico Ghezzi e Alessandro Gagliardo
- A Compassionate Spy, di Steve James
- Music for Black Pigeons, di Jorgen Leth e Andreas Koefoed
- The Kiev Trial, di Sergei Loznitsa
- In viaggio, di Gianfranco Rosi
- Bobi Wine Ghetto President, Christopher Sharp e Moses Bwayo
- Nuclear, di Oliver Stone
FUORI CONCORSO – SERIE TV
- Riget Exodus (The Kingdom Exodus) – episodi 1-5, di Lars von Trier (1 settembre)
- Copenhagen Cowboy – episodi 1-6, di Nicolas Winding Refn
FUORI CONCORSO – CORTI
- Camarera de Piso (Maid), di Lucrecia Martel
- Look at Me, di Sally Potter
- In quanto a noi, di Simone Massi
- A guerra finita, di Simone Massi
ORIZZONTI
- Princess, di Roberto De Paolis – Film d’apertura
- Obet’ (Victim), di Michal Blaško
- En Los Margenes (On the Fringe), di Juan Diego Botto
- Trenque Lauquen, di Laura Citarella
- Vera, di Tizza Covi e Rainer Frimmel
- Innocence, di Guy Davidi
- Blanquita, di Fernando Guzzoni
- Pour la France (For My Country), di Rachid Hami
- Aru Otoko (A Man), di Kei Ishikawa
- Chleb I Sol (Bread and Salt), di Damian Kocur
- Luxembourg, Luxembourg, di Antonio Lukich
- Ti mangio il cuore, di Pippo Mezzapesa
- Spre Nord (To The North), di Mihai Mincan
- Autobiography, di Makbul Mubarak
- The Syndacaliste (The Sitting Duck), di Jean-Paul Salomé
- Jang-E Jahani Sevom (World War III), di Houman Seyedi
- Najsrekniot Čovek Na Svetot (The Happiest Man in the World), di Teona Strugar Mitevska
- A Noiva (The Bride), di Sergio Trefaut
ORIZZONTI EXTRA
- L’origine du mal (Origin of Evil), di Sebastien Marnier – Film d’apertura
- Hanging Gardens, di Ahmed Yassin Al Daradji
- Amanda, di Carolina Cavalli
- Zapatos Rojos (Red Shoes), di Carlo Eichelmann Kaiser
- Nezouh, di Soudade Kaadan
- Notte Fantasma, di Fulvio Risuleo
- Bi Roya (Without Her), di Arian Vazirdaftari
- Valeria Mithatenet (Valeria is Getting Married), di Michal Vinik
- Goliath, di Adilkhan Yerzhanov