E’ iniziato con un gran botto di bellezza il festival Pomigliano Jazz in Campania nelle atmosfere antiche e suggestive dell’Anfiteatro romano di Avella con uno strepitoso concerto della pianista e compositrice Hiromi accompagnata dal suo The Piano Quintet.
Una inaugurazione decisamente notevole per la qualità e la bellezza della musica eseguita, per quelle suggestioni che solo luoghi di un tempo sanno creare e aggiungere al concerto di una delle più talentuose protagoniste della nuova scena jazz mondiale.
Oltre alla musica, il festival diretto con passione da Onofrio Piccolo, ospiterà anche la mostra “Sound Stories” al Palazzo dell’Orologio di Pomigliano d’Arco, visite guidate e degustazioni, presentazioni di libri e laboratori di guida all’ascolto del jazz.
Hiromi, di aspetto minuto ma dotata di una grande forza e vitalità espressa in tutta la sua esecuzione durata circa due ore, ha incantato il numeroso e attento pubblico che ha applaudito lei e l’eccellente quartetto d’archi composto da Tom Pigott-Smith (violino), Shlomy Dobrinsky (violino), Meghan Cassidy (viola) e Gabriella Swallow (violoncello) che l’ha accompagnato nell’ intenso ed estroso viaggio musicale.
Nell’unica data italiana di questa estate Hiromi ha presentato l’ultimo album “Silver Lining Suite”, pubblicato lo scorso ottobre e composto durante la quarantena mentre era impegnata in una serie di performance in streaming per supportare i Blue Note di Tokyo e New York. Alla fine quando il pubblico la reclamava a gran voce con una standing ovation corale ha ritrovato ancora la tempra di pianista e Hiromi ha regalato “Bella Ciao” eseguendola con un vigore stupendo insieme ai suoi musicisti (le foto sono di Titti Fabozzi).
Il concerto della pianista è stato preceduto dal live di Alessandro Tedesco che ha proposto in trio con Giovanni Francesca e Angelo Funaro il suo ultimo lavoro discografico, “Magma”, pubblicato per la Tuk Music di Paolo Fresu.
Una delle caratteristiche che contraddistingue questo Festival – che ha raggiunto la sua XXVII edizione – è la capacità di ospitare le più grandi star della musica internazionale ma anche di scoprire e dare spazio a talenti artistici, musicisti, delle giovani generazioni. Tra le peculiarità di Pomigliano Jazz c’è anche di aver ideato percorsi itineranti in luoghi inediti dove accogliere i protagonisti mondiali della musica che il pubblico apprezza e segue con passione. Da Avella a Boscoreale alla vetta del Vesuvio, per il consueto e attesissimo concerto sul cratere.
Il 21 luglio, infatti, il festival si sposta alle pendici del Vesuvio e approda a Boscoreale, al Museo del Parco Nazionale del Vesuvio, dove andrà in scena “Cantare Pieranunzi”: un concerto intimo per voce e pianoforte con il bravissimo Enrico Pieranunzi e la cantante Valentina Ranalli. Dal vivo il duo presenta nuove emozionanti versioni vocali di composizioni originali del pianista romano, in una perfetta simbiosi artistica.
In apertura, il trio tutto napoletano composto da Francesco Marziani (pianoforte), Antonio Napolitano (contrabbasso) e Massimo Del Pezzo (batteria) presenta dal vivo i brani album d’esordio, “Troisi” dedicato all’indimenticabile attore e regista.
Sempre al Museo del Parco Nazionale del Vesuvio è atteso per il primo dei due concerti a Pomigliano Jazz, Avishai Cohen. Il bassista, cantante e compositore israeliano proporrà due differenti progetti con due diverse formazioni. Il primo il 23 luglio a Boscoreale, dove presenterà l’ultimo lavoro discografico “Shifting Sands”, pubblicato a maggio di quest’anno con il suo nuovo trio che comprende l’eccezionale pianista Elchin Shirinov e la giovane e talentuosa batterista Roni Kaspi.
Domenica 24 luglio, altra data imperdibile, invece, Avishai Cohen sarà protagonista con Raiz del concerto al tramonto sulla vetta del Vesuvio. Sull’orlo del cratere del Gran Cono, a quota 1200 metri, Avishai Cohen e Raiz, insieme a Francesco Nastro al Fender Rhodes, daranno vita a un progetto originale commissionato dal festival: “Mmiezo/Baemtza”. “Una performance unica e irripetibile – sottolinea Onofrio Piccolo – in una location di grande suggestione, che trae ispirazione dalla canzone napoletana e da quella ebraico-sefardita, passando per il jazz, il pop israeliano e la tradizione Mediterranea”.
Dal 28 al 31 luglio il festival arriva al Parco Pubblico di Pomigliano d’Arco, nella città che l’ha voluto, l’ha alimentato e fatto crescere, nel luogo che ha segnato il successo della rassegna nata nel 1996. Il parco che ha ospitato concerti memorabili di jazzisti leggendari: Chick Corea, Charlie Haden, McCoy Tyner, Ahmad Jamal, Stanley Clarke, Jan Garbarek, Roy Hargrove, Art Ensemble of Chicago.
La prima giornata – ad ingresso gratuito – sarà dedicata alle attività di Young Jazz Lab, progetto della Fondazione Pomigliano Jazz, finanziato dall’assessorato all’Istruzione della Regione Campania e dal Ministero della Cultura, realizzato con 12 istituti scolastici campani. Giovedì 28 luglio, dalle 20.30, si esibirà l’Orchestra del Ritmo e dell’Improvvisazione, ensemble nato dall’esperienza annuale di Young Jazz Lab, che ha coinvolto in totale 1600 ragazzi e ragazze dagli 8 ai 18 anni.
Dal 29 luglio Pomigliano Jazz entra nel vivo con 3 esibizioni ogni serata. Dalle 20.30, il set electro-jazz del duo composto dal pianista Franco Piccinno e dal producer Marco De Falco inaugurerà il programma dei concerti, dando vita ogni volta a una performance diversa.
Protagonisti assoluti della serata di venerdì 29 luglio saranno i leggendari Chucho Valdés e Paquito D’Rivera con il loro Reunion sextet. Dopo aver iniziato il tour lo scorso maggio al Mastercard Jazz Fest di San Juan, Porto Rico, i due musicisti cubani arrivano in Europa per una serie di date esclusive. Con loro, un superbo ensemble che include Diego Urcola alla tromba e al trombone a pistoni, Armando Gola al contrabbasso e al basso elettrico, Dafnis Prieto alla batteria e Roberto Vizcaino Jr alle percussioni.
Preceduti dall’esibizione in duo di due beniamini del Festival, Francesco Nastro e Marco Zurzolo, che proporanno un’anteprima del nuovo progetto prodotto da Itinera, l’etichetta del festival.
Sabato 30 luglio si rinnova, come è di consuetudine, l’incontro tra Enzo Avitabile e l’Orchestra Napoletana di Jazz, diretta da Mario Raja. Con una produzione originale che ripercorre dal vivo, con un ensemble di 16 musicisti, il percorso artistico e umano del cantautore e compositore partenopeo attraverso brani significativi, idiomi del mondo, canti devozionali e incontri che hanno segnato la sua vita-musica.
In apertura, un curioso live per sola batteria di Claudio Romano dedicato a Max Roach.
Domenica 31 luglio, vedrà sul palco per la serata conclusiva della XXVII edizione, il quintetto guidato da Gigi De Rienzo con Marco Zurzolo, Carlo Fimiani, Vittorio Riva e Paolo Sessa col progetto “Viaggio in Italia” che eseguiranno una rivisitazione di alcune tra le più belle arie del repertorio operistico, canzoni popolari e classici della musica leggera italiana presentate dal vivo in una veste completamente nuova.
A seguire, infine, l’Eivind Aarset Quartet presenterà il suo ultimo lavoro, “Phantasmagoria, or A Different Kind of Journey”. Il chitarrista norvegese ritorna a Pomigliano Jazz con la sua particolare formazione – con due batterie – capace di mescolare in modo sapiente energia e creatività, jazz ed elettronica.
Il Festival è programmato e finanziato dalla Regione Campania e dal Ministero della Cultura, è organizzato dalla Fondazione Pomigliano Jazz con Scabec, in partenariato con l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio e i comuni di Pomigliano d’Arco e Avella.
Biglietti disponibili sul circuito Azzurroservice e nei principali punti vendita regionali. Disponibili anche abbonamenti per gli eventi del 23 e 24 luglio e per i concerti a Pomigliano d’Arco del 29,30 e 31 luglio. Per info prevendita: tel. 081 5934001 – www.azzurroservice.net.
Per info e contatti: www.pomiglianojazz.com – tel 3313581151 – info@pomiglianojazz.com.