Il bonus 200 euro per autonomi e professionisti con partita IVA vedrà mai la luce? Si è in attesa del decreto attuativo per definire i requisiti da rispettare per avere diritto all’indennità e la normativa da seguire per elaborare la propria domanda. Il bonus 200 euro una tantum dovrebbe essere erogato ad autonomia INPS ed ai professionisti iscritti alle Casse di previdenza privata che, nell’anno 2021, non siano andati oltre i 35 mila euro annui di reddito (quota da cui verranno sottratti i trattamenti di fine rapporto, il reddito dell’abitazione ed anche gli arretrati delle competenze con tassazione separata).
Allo stesso modo, pare essere importante risultare già iscritti agli enti di cui ai decreti 509/1994 e 103/1996, alla data del 17 maggio 2022, sempre che si abbia attiva la partita IVA e si sia provveduto a versare almeno un contributo (anche parziale) alla cassa erogatrice del bonus 200 euro, con competenza dal 2020. Il decreto attuativo potrebbe anche prevedere che l’indennizzo venga destinato solo a chi procederà a richiederlo per primo, fino ad esaurimento dei fondi disponibili (l’investimento sarebbe di 80,7 milioni per il 2022 per i liberi professionisti, per una spesa massima di 500 tra INPS e Casse)
Saremmo, quindi, in presenza di un click day in piena regola. Si fa anche presente che se uno stesso utente è scritto all’INPS e ad una Cassa privata, bisognerà presentare la domanda solo all’Istituto pubblico. Sarà poi l’Ente previdenziale, una volta analizzata la domanda, fare luce sui requisiti del contribuente e sulle risorse a disposizione, provvedendo poi a distribuire il bonus 200 euro in base ai dati dichiarati, previa verifica dei requisiti da rispettare. Se avete qualche domanda da farci il box dei commenti che vedete in basso è a vostra disposizione: vi risponderemo nel più breve tempo possibile.