Lui, come Fred Bongusto, hanno il merito di aver sdoganato l’America più classica ed elegante in un’Italia in piena evoluzione culturale: nel meglio di Johnny Dorelli c’è tutto il talento di un crooner, un artista che ha il dono di avere la voce della notte, la profondità di una passione e la straordinaria capacità di far proprie le canzoni degli altri.
Love In Portofino (1958)
Come vedremo ne L’Immensità, Johnny Dorelli ha lo straordinario talento di interpretare cover che avranno più successo dell’originale. È il caso di Love In Portofino, scritta e incisa da Fred Buscaglione nel 1958 e ripresa dal crooner milanese in una versione più romantica e raffinata, che conquista le classifiche ed entra di diritto nella lista delle più belle canzoni italiane.
Lettera A Pinocchio (1959)
Lettera A Pinocchio nasce insieme a Lo Zecchino D’Oro, gara musicale per bambini pensata come risposta al Festival Di Sanremo. Per quell’occasione l’autore Mario Panzeri viene invitato a scrivere un brano e rielabora il testo di Canzone Romana per le interpreti Loredana Taccani e Giusi Guercilena. La canzone non ha successo, ma Panzeri decide di rilanciare e propone ad artisti adulti l’interpretazione del brano. Con il titolo Lettera A Pinocchio, la versione di Johnny Dorelli è quella di maggior successo.
- 2LP
- Dorelli
L’Immensità (1967)
Johnny Dorelli interpretò questo brano scritto da Don Backy al Festival di Sanremo 1967. La versione di Dorelli ha un taglio decisamente più romantico rispetto all’originale, per questo è quella più famosa e più apprezzata.
Arriva La Bomba (1967)
“Arriva la bomba che scoppia e rimbomba”, con questo motivetto Johnny Dorelli diventa la voce di un tormentone. Il brano fa parte della colonna sonora del film Arriva Dorellik, versione parodia del noir Diabolik, e ancora oggi possiamo sentirlo in alcuni spot pubblicitari.