Ronaldo non si è presentato al raduno dello United. E’ l’ennesima conferma: a meno di clamorosi colpi di scena i destini del club inglese e di Ronaldo non saranno uniti per la prossima stagione. Il risultato sportivo ed economico dell’operazione Ronaldo per lo United è stato disastroso. Il blasonato club inglese – nonostante Ronaldo – non è riuscito a centrare neanche il traguardo minimo dell’accesso alla prossima Champions League.
Ronaldo non è contento della sua attuale collocazione e quelli dello United lo sono ancora di meno. Ci sarebbe un altro anno di contratto da onorare. Ma ormai la storia sembra esser ai titoli di coda. Mendez, il potentissimo procuratore di Ronaldo, ha cominciato un giro di sondaggi tra i principali club europei per trovare una sistemazione ai desiderata del suo illustre assistito (leggi di più)
E’ un destino anomalo quello di Ronaldo. Mi ricorda molto il titolo di un romanzo meraviglioso di Osvaldo Soriano “Triste, solitario y final”. La classe di Ronaldo non si discute, il fisico è ancora integro, il carisma iconico alimenta la folla biblica dei fan pronti ad acquistare tutto quello che sia transitato dalla mani di CR7. C’è un però ineludibile: la carta d’identità. Dorato di sicuro, ma quello di Ronaldo è ormai un viale del tramonto. Non sarà semplice trovargli una collocazione adeguata.
Ronaldo non è un calciatore qualsiasi . Ronaldo è un’azienda multinazionale. Più che un ingaggio , l’accordo con Ronaldo si configura come una vera e propria fusione aziendale con tutti i rischi economici e tecnici del caso. Ne sa ben qualcosa la Juventus che dall’operazione Ronaldo è uscita con le ossa rotte dal punto di vista finanziario e senza aver portato a casa la Champions League tanto agognata. Lo stesso United non ha brillato né in Europa, né in Inghilterra.
Chelsea, Bayern, Barcellona, Roma….. la fantasia galoppa ma il crepuscolo di Ronaldo rischia di esser una trappola mortale per il club che dovesse accasarlo. Triste, solitario y final… Un grande campione dovrebbe comprendere quando è giunto il momento di dire basta. A meno che non voglia concedersi un’ultima follia lo consacrerebbe alla storia del calcio. Si accontenti dello “stipendio sindacale” del Napoli di Aurelio De Laurentiis. Porti il Napoli alla vittoria dello Scudetto. E si parlerà di lui in eterno accostandolo a Diego Armando Maradona. I soldi nella vita sono importanti e contano tantissimo. Ma vuoi metter la glorificazione nel segno di D10S. Osvaldo Soriano redivivo ne farebbe un romanzo meraviglioso.
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Ronaldo al Napoli, a mio avviso, è da considerarsi un miraggio. De Laurentiis parla di riduzione di monte ingaggi e mai potrebbe pensare di acquistare il pluripremiato campione portoghese e quest’ultimo che, più che un giocatore, è una multinazionale che si muove non credo voglia concludere la carriera all’ombra del Vesuvio, senza garanzie di una squadra che possa ambire a vincere un trofeo.
Il Napoli non è in grado di pagarsi una sede, non ha un campo di allenamento. Quale Ronaldo.