Dopo due anni di pandemia torna il Palio di Siena. In piazza del Campo la vittoria del Palio di Siena sorride alla contrada del Drago, ma la corsa è stata funestata da ben quattro defezioni. Alla fine si sono contesi il Drappellone, il premio del Palio di Siena, sono stati soltanto sei cavalli. Gli animalisti da tempo hanno scatenato una guerra contro questa grande tradizione italiana. L’ossessione per la sicurezza dei cavalli sta comportando conseguenze allucinanti come quella vissuta in questo 2 luglio destinato a passare alla storia (leggi di più).
Il Palio di Siena è un rito sacro e pagano. I cavalli sono considerati delle creature divine. Sono allevati e preparati al funambolico minuto e mezzo sul tufo di Piazza del Campo. Giusto tutelarne la salute e l’integrità. Ma non è possibile assistere a questa raffica di eliminazioni. Nulla da dire sulla sensibilità animalista ma proprio nel Palio di Siena i cavalli sono super tutelati. Il rilievo mediatico mondiale del Palio di Siena accende i riflettori e diventa una facile ribalta. Basta un mezzo comunicato stampa per metter a rischio una tradizione secolare che per i contradaioli è passione, vita, lacrime, gioia, sudore, sangue.
Il Palio di Siena non è una competizione ippica. E’ una metafora della vita. E se gli animali vanno giustamente tutelati è altrettanto giusto e sensato tutelare un rito denso di umanità ed amore per gli animali. Ho vissuto dal vivo il Palio di Siena. Il cavallo è accudito, coccolato, persino benedetto in chiesa. E deve correre in Piazza del Campo se non per ragioni ostative gravi. Non credo sia il caso odierno.
Onore al Drago ma questa vittoria, è una vittoria dimezzata. Speriamo che per il Palio dell’Assunta si possa trovare un corretto punto di equilibrio restituendo al Palio di Siena i suoi cavalli e la sua magia
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Una grande tradizione italiana da tutelare, una via di mezzo la migliore soluzione. Gli animalisti perché non si vietano da soli, i cani in spiaggia. Una sofferenza immane per i cani, stare a 35/40°, anche sotto l’ombrellone. Gli animali, vorrebbero stare all’ombra in campagna, in montagna, sotto un albero, nei pressi di un ruscello. Mentre devono sottostare, ai desideri dei loro carcerieri, fasulli animalisti.