La tanto contestata mancanza di diversità e inclusione in Friends, su cui è stato versato un bel po’ di inchiostro negli ultimi anni (soprattutto in occasione dei 25 anni dal debutto, nei tanti bilanci sull’eredità della serie), è ora ammessa anche da Marta Kauffman, storica co-creatrice del format. La sceneggiatrice e produttrice televisiva si è detta “imbarazzata” per la carenza di inclusione nelle storie e nel cast dello show, sostenendo di sentirsi così “in colpa” da aver deciso di rimediare.
La co-creatrice di Friends donerà 4 milioni di dollari per creare la Marta F. Kauffman ’78 Professorship in Studi africani e afroamericani alla Brandeis University. Kauffman lo ha annunciato al Los Angeles Times, spiegando le sue ragioni: se per anni ha trovato “difficile e frustrante” che lo spettacolo fosse criticato per la sua mancanza di personaggi di diverse etnie (i sei protagonisti sono tutti caucasici, come pure i personaggi secondari ricorrenti: unica eccezione Aisha Tyler, in un ruolo ricorrente per soli in nove episodi), ora riconosce quella lacuna importante nella sua produzione più amata.
La sua prospettiva sulla carenza di inclusività in Friends è cambiata dopo l’omicidio di George Floyd nel 2020, che le ha aperto gli occhi sul razzismo sistemico negli Stati Uniti. C’è voluto molto tempo e un caso dalla risonanza mondiale, per far cambiare idea a Kauffman, quando decisamente sarebbe bastato molto meno, ma tant’è.
È stato dopo quello che è successo a George Floyd che ho iniziato a lottare contro il fatto di aver accettato il razzismo sistemico in modi di cui non ero nemmeno a conoscenza. Quello è stato davvero il momento in cui ho iniziato a esaminare i modi in cui vi avevo partecipato. Allora ho capito che dovevo correggere la rotta.
La showrunner di Friends, a quasi trent’anni dal debutto della serie nel 1994, spiega dunque l’intenzione di finanziare un programma di studi africani e afroamericani concentrati sui popoli e le culture dell’Africa e sulla diaspora africana. La sua donazione servirà al dipartimento della Brandeis University per reclutare studiosi e insegnanti più esperti, mappare le priorità accademiche e di ricerca a lungo termine e fornire nuove opportunità agli studenti di impegnarsi in borse di studio interdisciplinari. Un mea culpa generoso, quello della sceneggiatrice, oggi apprezzata anche per il successo di Netflix Grace and Frankie.
Ho imparato molto negli ultimi 20 anni. Ammettere e accettare la colpa non è facile. È doloroso guardarsi allo specchio. Sono imbarazzato per non averlo saputo fare 25 anni fa.
- Jennifer Aniston, Courteney Cox, Lisa Kudrow (Actors)