Un “Club del clima” creato dai leader del G7 per ostacolare il riscaldamento globale. L’iniziativa è stata pianificata durante il vertice in Germania e ha l’obiettivo di rafforzare e ampliare la cooperazione contro l’emergenza ambientale.
Secondo il programma il “club” sarà istituito entro la fine del 2022 e coinvolgerà tutte le principali potenze economiche mondiali. I leader del G7 si sono impegnati affinché vengano attuati i principi dell’Accordo di Parigi e si avviino percorsi che portino a rispettare l’obiettivo di 1,5°C. In agenda misure che prevedono un processo di decarbonizzazione del settore stradale entro il 2030 e del settore energetico entro il 2035.
Gli impegni del G7 però cozzano con le politiche che sono state intraprese dai singoli Stati negli ultimi mesi. Alcune delle principali potenze economiche (tra cui l’Italia) hanno annunciato la riattivazione delle centrali a carbone per far fronte all’emergenza dovuta alla guerra in Ucraina. Questo porta a ipotizzare un incremento delle emissioni di Co2 che nel 2021 avevano superato i 36 miliardi di tonnellate, con un aumento del 6% rispetto all’anno precedente, segnato dal lockdown. Proprio il carbone ha rappresentato oltre il 40% delle emissioni globali di Co2.