Gigi D’Alessio e Fiorella Mannoia a Napoli sono protagonisti sul palco di Piazza del Plebiscito per diversi momenti canori. La Mannoia fa il suo ingresso sul palco sulle note di una canzone di Gigioni napoletano: è L’Ammore.
“Fiorella si chiama Mannoia per puro caso ma per me dopo questa canzone si chiama Esposito. A proposito, se c’è il sindaco proporrei di darti la cittadinanza onoraria di Napoli”, le parole di Gigi D’Alessio nell’accoglierla sul palco e nel complimentarsi per il suo napoletano e la sua napoletaneità. Anche un appello al sindaco della città con il suggerimento di conferire alla Mannoia la cittadinanza onoraria.
La apprezzano molto anche sui social ma, fortunatamente per Fiorella, arriva anche il momento di un suo brano dopo una battaglia a colpi di canzoni. La Mannoia infatti sfida D’Alessio e gli sottopone una serie di tematiche importanti nella società contemporanea, sulle quali Gigi ha scritto almeno una canzone in passato.
Terminata la sfida, i due eseguono Quello Che Le Donne Non Dicono, il brano indimenticabile che Enrico Ruggeri scrisse per Fiorella, in omaggio a tutte le donne. Gigi D’Alessio si mette al pianoforte e duetta con la collega in un featuring emozionante che coinvolge l’intera Piazza del Plebiscito.
Continua a leggere su optimagazine.com
Testo Quello Che Le Donne Non Dicono
Compositori: Enrico Ruggeri / Luigi Schiavone – Testo di Quello che le donne non dicono © Universal Music Publishing Group, Warner Chappell Music, Inc
Ci fanno compagnia certe lettera d’amore
Parole che restano con noi
E non andiamo via
Ma nascondiamo del dolore
Che scivola, lo sentiremo poi
Abbiamo troppa fantasia, e se diciamo una bugia
È una mancata verità che prima o poi succederà
Cambia il vento ma noi no
E se ci trasformiamo un po’
È per la voglia di piacere a chi c’è già o potrà arrivare a stare con noi
Siamo così
È difficile spiegare
Certe giornate amare, lascia stare
Tanto ci potrai trovare qui
Con le nostre notti bianche
Ma non saremo stanche neanche quando
Ti diremo ancora un altro sìIn fretta vanno via della giornate senza fine
Silenzi, che familiarità
E lasciano una scia le frasi da bambine
Che tornano, ma chi le ascolterà
E dalle macchine per noi
I complimenti del playboy
Ma non li sentiamo più
Se c’è chi non ce li fa più
Cambia il vento ma noi no
E se ci confondiamo un po’
È per la voglia di capire chi non riesce più a parlare
Ancora con noi
Siamo così, dolcemente complicate
Sempre più emozionate, delicate
Ma potrai trovarci ancora qui
Nelle sere tempestose
Portaci delle rose
Nuove cose
E ti diremo ancora un altro sì
È difficile spiegare
Certe giornate amare, lascia stare
Tanto ci potrai trovare qui
Con le nostre notti bianche
Ma non saremo stanche
Neanche quando ti diremo ancora un altro sì