Scegliere quali siano le più belle canzoni di Lucio Dalla significa litigare con una redazione intera, perché la lezione che ci ha lasciato il sommo cantautore bolognese ha sempre quel che di trascendentale, poetico, urbano e malinconico da diventare un bene da custodire gelosamente. Il cantautorato contemporaneo deve tutto a lui e alla sua capacità di raccontare il mondo con la metafora e con la pancia, senza mai essere banale.
L’Anno Che Verrà (1978)
L’Anno Che Verrà è inevitabilmente il brano che passa per il cuore e la bocca di tutti quando s’approssima un nuovo anno. Dalla la scrisse per il suo amico Giuseppe Rossetti e ancora oggi quelle parole danno senso ai sogni e le angosce che tutti noi proviamo nella fatidica notte della transizione.
- Audio CD – Audiobook
- 03/06/2013 (Publication Date) - Sony Music (Publisher)
Com’è Profondo Il Mare (1977)
Com’è Profondo Il Mare è quasi un viaggio dantesco lungo il mondo e, specialmente, nell’Italia degli anni ’70. Con questo brano Dalla raccontò la storia dell’uomo e della sua ascesa verso la libertà, ottenuta con quelle guerre di cui portiamo ancora i segni.
4/3/1943 (1971)
Con 4/3/1973 Lucio Dalla vinse sulla tenerezza di raccontare se stesso e l’amore per sua madre, in una ballata immensa che, per quel riferimento a Gesù, subì la tagliola della censura.
Caruso (1986)
Tutti abbiamo pianto, almeno una volta, ascoltando il ritornello struggente di Caruso. Dalla scrisse il testo a Sorrento, proprio nello stesso albergo in cui aveva alloggiato il tenore Enrico Caruso. Lo staff dell’hotel aveva rivelato al cantautore che Caruso, nei suoi ultimi giorni di vita, si era innamorato di una ragazza alla quale dava lezioni di canto.
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Attenti Al Lupo (1990)
Una filastrocca che Ron ha voluto donare a Lucio Dalla per raccontare la bellezza dell’accettazione della vita, quando anche di fronte ai pericoli vincono l’amore e la consapevolezza.