Ancora un turpe episodio coinvolge i tifosi del calcio. La vicenda è avvenuta a Cava una cittadina alle porte di Salerno. I tifosi della Cavese e della Salernitana sono divisi da un’acerrima rivalità sfociata in un incredibile agguato consumato in pieno centro ai danni di un bambino.
La famiglia del bambino è composta da tifosi della Salernitana ed indossa con orgoglio i colori granata. E proprio una maglietta della Salernitana ha scatenato l’ìra di un branco di facinorosi tifosi della Cavese. Questi bulli hanno intercettato il bambino con indosso una maglietta granata all’interno di un centro commerciale. Hanno ritenuto questo abbigliamento un oltraggio ai tifosi della Cavese costringendo il bambino a spogliarsi della maglietta granata (leggi di più)
Il gravissimo episodio, sul quale indagano le forze dell’ordine per risalire ai responsabili dell’agguato, ha suscitato profonda indignazione. Al bambino ed alla famiglia sono giunti messaggi di solidarietà ed affetto istituzionali e sportivi. Sembra incredibile che un gruppo di tifosi possa impedire ad un bambino di indossare i colori della propria squadra del cuore.
Alla bestialità dei tifosi degenerati purtroppo non sembra esserci limite. E qualcuno pensa d’introdurre, sul modello di quanto avviene già in Inghilterra, il divieto d’indossare magliette dei club sportivi all’esterno dello stadio, nelle strade e nei locali pubblici. Una misura fortemente restrittiva della libertà individuale che in Inghilterra ha contribuito a prevenire risse e disordini innescati dalle rivalità tra i tifosi e magari da qualche birra di troppo.
Divieti analoghi sono stati già applicati in Italia in occasione d’incontri giudicati a rischio. Ma l’estensione generalizzata del divieto a tutti i tifosi sarebbe una novità importante. Un provvedimento duro e mortificante, ma da prendere in considerazione per scongiurare episodi come quello accaduto a Cava.
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