Verrebbe proprio da dire: ora che tutti hanno a disposizione le reazioni WhatsApp sul loro smartphone Android o iPhone sarebbe anche il caso di utilizzarle sempre o quasi. Il motivo è presto detto: non per una questione estetica o per farsi notare maggiormente dagli altri, semmai per contribuire a non creare confusione nelle chat e pure ridurre sensibilmente il numero di notifiche in arrivo, soprattutto tra i partecipanti dei gruppi numerosi.
Le reazioni WhatsApp servono a dare un feedback immediato e concreto ad un singolo messaggio. Ne consegue che quando viene scelto una delle emoji a disposizione come risposta ad un contenuto, solo chi lo ha inviato riceve appunto un alert sul suo telefono. Tutti gli altri partecipanti ad una chat collettiva non sono dunque disturbati da nessun ulteriore avviso. Al contrario, come è noto, se si preferisce rispondere pure con lo stesso emoticon ma con un messaggio nuovo di zecca si continua a ricevere, appunto, un feedback sul telefono. Appare dunque ovvio che l’ideale sarebbe ricorrere alla nuova funzione messa a disposizione da circa un mese.
A parte che per il dimezzamento delle notifiche, le reazioni WhatsApp possono essere considerate anche delle valide alleate per un altro motivo. Il dettaglio delle reaction generate per i singoli messaggi condivisi in chat potrebbe essere utilizzato anche come strumento di indagine per eventuali “sondaggi fai da te”. Ponendo una domanda e magari chiedendo agli altri membri di rispondere con un cuore piuttosto che con un pollice in su in base alle loro preferenze, sarà possibile condurre delle utili ricerche. I sondaggi, quelli veri, pure sono in arrivo su WhatsApp ma questo escamotage potrebbe tornare utile nell’attesa. Insomma, anche chi finora non ha preso in considerazione le reazioni potrebbe ricredersi e cominciare ad utilizzarle.