L’uomo si recherà su Marte molto prima di quanto immaginiamo. SpaceX (Space Exploration Technologies Corporation), azienda aerospaziale statunitense con sede a Hawthorne e fondata da Elon Musk (numero uno di Tesla), è certa che la prima missione sarà prevista prima della fine del decennio 2020, il che significa non oltre il 2029. La presidente e direttrice operativa della nota società spaziale, Gynne Shotwell, durante un’intervista rilasciata alla CNBC, ha spiegato che il prossimo passo è quello di tornate sulla Luna per poi eseguire quello più estremo: mettere piede per la prima volta sul pianeta rosso. A tal proposito, si starebbe già a lavoro sullo sviluppo di un razzo-astronave per consentire un viaggio simile, tra l’altro il mezzo sarebbe già stato chiamato “Starship“.
Il fondatore dell’azienda Elon Musk lo scorso mese di marzo aveva detto che sperava di vedere un equipaggio su Marte entro il 2029. A un certo punto aveva anche sperato di condurre umani sull’ambito pianeta rosso già nel 2024, ma, come Musk stesso spesso riconosce, i suoi obiettivi tendono a perdere equilibrio. Per quanto riguarda la Luna, la NASA ha stipulato un contratto con SpaceX per utilizzare il suo razzo Starship nel portare gli astronauti Artemis sulla superficie lunare il prima possibile, ossia entro il 2025.
Secondo la presidente Shotwell, una missione senza equipaggio di successo su Marte potrebbe galvanizzare l’entusiasmo per l’invio di persone su voli di routine. Dopo il lancio di Artemis I ci saranno poi Artemis II e III, poi ancora un volo orbitale intorno alla Luna senza equipaggio e l’allunaggio vero e proprio che condurrà l’uomo sul nostro satellite dopo la missione Apollo 17 del lontano 1972. Di recente, la FAA ha posticipato alla fine del mese di maggio in corso la data prevista per la conclusione di una revisione ambientale richiesta per il lancio. La missione pianificata vedrà partire Starship e un booster Super Heavy dal Texas, che eseguiranno un rapido viaggio in orbita prima di effettuare un atterraggio in acqua dolce al largo delle coste delle Hawaii. Il booster, nel frattempo, dovrebbe tentare un atterraggio su una piattaforma offshore nel Golfo del Messico.