“Cartabianca chiude“, questa l’opinione condivisa sul programma di Rai 3 condotto da Bianca Berlinguer e recentemente bersaglio di ipotesi che riguardano anche le ospitate del professor Orsini. La vicenda merita un chiarimento, ma nel frattempo è arrivato il pensiero di Adriano Celentano che, dal suo profilo Instagram L’Inesistente, ha detto la sua sulle prime notizie sul caso.
Cartabianca chiude?
Un noto quotidiano italiano questa mattina ha sganciato la bomba secondo la quale si sarebbe decisa la chiusura di Cartabianca, il noto talk-show in onda tutti i martedì in prima serata su Rai 3 con Mauro Corona come ospite fisso e, da qualche mese, il professor Alessandro Orsini con le sue posizioni sulla guerra della Russia in Ucraina.
Secondo le prime notizie, da viale Mazzini avrebbero deciso di chiudere Cartabianca per l’ospite “filorusso”, mettendo dunque un bavaglio a Bianca Berlinguer. In realtà per Cartabianca si avvicina la pausa estiva e il talk show potrebbe essere sostituito temporaneamente da un altro programma di approfondimento. Nel frattempo, secondo TvBlog, l’amministratore delegato Rai Carlo Fuortes avrebbe proposto a Bianca Berlinguer il passaggio a Rai 1 per un programma per la seconda serata del lunedì, e qualora la Berlinguer avesse accettato avrebbe dovuto lasciare Cartabianca. Il 5 maggio sempre TvBlog ha riportato che la conduttrice avrebbe rifiutato Rai 1 scegliendo di rimanere a Cartabianca che, ripetiamo, andrà presto in pausa estiva.
Il pensiero di Adriano Celentano
Adriano Celentano, che in passato ha criticato la Berlinguer per una lite avvenuta in diretta con Gianluigi Paragone, ha detto la sua sui social. Il Molleggiato premette di non essere sicuro sulla chiusura di Cartabianca, ma coglie l’occasione per prendere posizione sulla vicenda. Ecco le parole del cantautore:
“Ho letto una notizia che se fosse vera la troverei gravissima. E cioè che la Rai chiude Cartabianca, il programma condotto dalla brava Bianca Berlinguer. Una notizia direi scioccante che stronca in pieno le ginocchia democratiche della nostra Italia, che per quanto distrutta dal cemento e fra un po’ anche dall’invasione delle pale eoliche, è considerata uno dei Paesi tra i più democratici d’Europa”.
Io non sono d’accordo con le tesi del professor Orsini, ma è profondamente ingiusto non farlo parlare. E poi critichiamo Putin quando fa arrestare quelli che manifestano contro la guerra?”.