Standing ovation per Carlo Ancelotti che ha ulteriormente arricchito la sua bacheca di trofei. Ancelotti ha conquistato , alla guida del Real Madrid, la Liga spagnola completando una magnifico Grande Slam calcistico. Ancelotti si è aggiudicato il prestigioso primato di vincitore dei cinque principali campionati calcistici continentali: la Serie A con il Milan, la Bundesliga con il Bayern di Monaco, la Premier League con il Chelsea, la Ligue 1 con il Paris San Germain e, last but not least, la Liga iberica con il Real Madrid (leggi di più).
Passano gli anni, cambiano i campionati, si avvicendano le generazioni di atleti e le mode calcistiche ma Ancelotti, dai ieri Carlo V, continua a dominare la scena con la sua sapienza vincente. Ancelotti è un genio calcistico per il quale parlano i titoli conquistati. Eppure a Napoli, la sua avventura di concluse ingloriosamente con l’ammutinamento.
L’allenatore contemporaneo più vincente non riuscì a cambiare la mentalità di una squadra, i fatti successivi l’hanno dimostrato, incapace di passare dal secondo al primo posto scalando il gradino più arduo e difficile del podio. Nel calcio non esiste la controprova ma io ritengo estremamente probabile che , senza l’ammutinamento, non ci sarebbero state Napoli Verona 1 a 1 firmato Gattuso ed Empoli Napoli 3 a 2 firmato Spalletti.
Il pregio più importante di Ancelotti, oltre alla sapienza calcistica, è la capacità di guidare grandi club gestendo fuoriclasse . Un abile manovratore, capace di districarsi tra presidenti ingombranti e campioni assoluti. Eppure ad Ancelotti non sono stati , a Napoli, risparmiati gli insulti peggiori. Per qualche sconsiderato Ancelotti era superato, desueto, “bollito”. Che tragico errore è stato quello di esonerare l’allenatore dopo l’ammutinamento. Aurelio De Laurentiis avrebbe dovuto punire i rivoltosi e non privarsi di Ancelotti che magari il titolo invece che in Spagna l’avrebbe vinto in Italia
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Sono assolutamente d’accordo con quanto riportato in questo articolo, inutile elencare le capacità l’appeal i trofei che un professionista come Ancelotti porta con la sua immagine importante ma mai ingombrante, è come arrivare ad una serata di gala con lo smoking classico, la domenica con un informale abito blu o una semplice giacca, perché tanto ciò che vale è ciò che c’è dentro, la qualità l’acume la conoscenza di ciò che fa… Napoli è da sempre croce e delizia di sé stessa, certo è, che se penso a quei ragazzotti viziati pieni di soldi che non avevano vinto nulla e che continuano a non vincere nulla che tramite l’ammutinamento lo hanno fatto fuori (sol perché gli dava fastidio la presenza del figlio Davide, certamente con una preparazione diversa dalla loro) dopo il passaggio di turno in Champions mi viene veramente da ridere… Parlare ancora sarebbe superfluo dal momento che l’articolo come detto è esaustivo per quanto riguarda il più Grande… Carlo V
Condivido totalmente! Assurdo privarsi di uno dei più grandi allenatori della storia. Ma forse Spalletti e ADL sono fatti l’uno per l’altro… Dispiace per i tifosi del Napoli, che meritano molto di più.