Le parole di Mahmood sul padre non sono mai rabbiose, né traspare alcun risentimento da parte dell’artista. Piuttosto Alessandro Mahmoud – questo il nome di battesimo – cerca sempre il confronto analitico, perché preferisce incanalare le energie negative nelle canzoni. Tutti conosciamo Soldi, la super hit che con la quale ha vinto il Festival di Sanremo 2019 e di cui ancora oggi si parla. Al Bataclan, dove Mahmood ha tenuto la sua data parigina, hanno addirittura chiesto il bis.
Le parole di Mahmood sul padre
Mahmood ha rilasciato un’intervista al Corriere Della Sera e ha fatto il punto sul rapporto con il padre, incalzato sulle origini egiziane celebrate in Dorado e su quelle sarde presenti in T’Amo, dove l’artista ha inserito un estratto dal canto popolare No Potho Reposare. Cosa rimane del suo rapporto con il padre. Mahmood non lo ha mai nascosto: a 5 anni è stato abbandonato dal genitore che ha fatto ritorno al Cairo, in Egitto, e nonostante questa separazione è riuscito a vivere un’infanzia e un’adolescenza felici grazie alla presenza di sua madre, dei suoi fratelli e dei suoi cugini.
Oggi tra i due non c’è ancora un contatto. Nel 2019 Mahmood era riuscito a sentire suo padre dopo la vittoria a Sanremo, e quella sarebbe stato l’ultimo confronto. Ad oggi i rapporti non sono ancora del tutto ripristinati, ma c’è speranza. Ecco cos’ha detto:
“Ultimamente non lo sto sentendo, lo avevo fatto dopo Sanremo. Quando finirà tutto questo e avrò più tempo ci sarà modo di confrontarsi. Mamma fa da tramite, lo ha sempre fatto anche quando mi lasciò andare in Egitto a 8 anni nonostante i pareri discordi in famiglia: temevano non mi avrebbe fatto tornare. Lei non ha mai parlato male di lui“.
Mahmood e Blanco all’Eurovision
Nel frattempo, Mahmood si prepara a salire sul palco dell’Eurovision insieme all’amico e collega Blanco. Una gara in cui si ritrova a gareggiare contro il connazionale Achille Lauro di cui rispetta la scelta e ammira il coraggio per “quello che gli stanno dicendo dietro. Dopotutto non ha fatto così male”.
E l’Ucraina? Secondo Mahmood, sempre restando sull’Eurovision, dovrebbe vincere “se potesse essere d’aiuto” e data l’esclusione della Russia riflette: “E poi… Russia contro Ucraina? Mi viene da dire, ma non ti vergogni?”.