Mazzini e Battisti: un tuffo nella storia patria? No, una manciata di minuti che hanno scritto la storia della musica e della televisione italiana. Cinquant’anni fa, il 23 aprile del 1972, Mina (Mazzini) e Lucio Battisti si rendono protagonisti dell’unico duetto della loro carriera. La Tigre di Cremona e il ragazzo di Poggio Bustone trasformano il palco di “Teatro 10” – questo il nome del programma della RAI del 1972 – nel luogo-cult della televisione italiana degli anni Settanta. Un medley di otto minuti e ventitre secondi irrompe nella domenica italiana, rigorosamente in bianco e nero.
Nessuno poteva immaginare che sul pavimento lucido del Teatro delle Vittorie di Roma si stava scrivendo “la” pagina-chiave dell’immaginario catodico degli italiani. Sette canzoni in poco meno di nove minuti. La sequenza dei brani viene decisa alla stazione centrale di Milano, poco prima che la band salga sul treno notturno del 22 aprile, diretto a Roma. Intorno alle 23.00 Battisti incontra i suoi musicisti a bordo del vagone-letto e consegna un pezzo di carta con la scaletta dei brani al chitarrista Massimo Luca, l’unico che ha con sé una chitarra per “imprigionare” la struttura del medley richiesto da Battisti.
Insieme, Mi ritorni in mente, Il tempo di morire, E penso a te, Io e te da soli, Eppur mi sono scordato di te, Emozioni: sette tasselli di un mosaico musicale mai provato in scena: la band ha il tempo di provare, infatti, il medley soltanto nei camerini del teatro e non si sottopone ad una prova generale.
Il risultato? Il batterista Gianni Dall’Aglio, il tastierista Gabriele Lorenzi, i chitarristi Eugenio Guarraia e Massimo Luca, il bassista Angelo Salvador, le voci di Mina e Battisti, poco più di otto minuti, il pubblico in visibilio e l’orchestra che applaude subito dopo l’esibizione. Il momento più alto della storia televisiva italiana.
I varietà di Antonello Falqui erano registrati. Da un’ intervista a Enrico Casarini che è l’autore del libro dedicato al duetto:— ” ‘Teatro 10’ non andava in onda in diretta. Ogni settimana Antonello Falqui costruiva la puntata cucendo insieme numeri realizzati anche parecchio tempo prima. Il duetto, per esempio, secondo le mie ricerche dev’essere stato registrato il 18 aprile. Ci furono un po’ di prove, e poi cantarono e suonarono dal vivo. Alla fine l’applauso del pubblico fu lunghissimo, ma per la messa in onda fu tagliato”.–Anche un recente articolo di sorrisi e canzoni conferma che la registrazione del duetto avvenne il 18 aprile e poi trasmessa il 23.