Il monumento più famoso al mondo ospita la tappa-chiave del progetto Genius Loci, inaugurato al Palazzo Massimo di Roma nel 2017: il Colosseo capitolino accoglie da oggi, venerdì 22 aprile 2022, l’arte dei TTozoi. Il duo realizzerà, infatti, le sue opere con le muffe dell’Anfiteatro Flavio.
La creazione di quadri con muffe che giacciono nei siti archeologici – e che raccontano l’antica storia del mondo – è al centro dell’universo artistico e concettuale del duo TTozoi, costituito dagli artisti Stefano Forgione e Giuseppe Rossi: “La polvere e le muffe, che si sono accumulate nei secoli all’interno del Colosseo dipingeranno le nostre tele. Ed è la prima volta in assoluto, nella storia dell’arte, che ciò accade”.
Genius Loci è un’idea partita nel 2017 e che ha visto protagonisti alcuni dei più importanti siti Unesco italiani: la Reggia di Caserta, l’area archeologica di Pompei, la Casa Romana di Spoleto e l’anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere.
L’utilizzo di polvere e muffe accumulate nel tempo per creare nuova vita è anche al centro della scelta del nome del duo, che deriva dal sostantivo “spermatozoi”. I telai depositati al Colosseo a partire da oggi resteranno negli spazi dell’anfiteatro sino alla fine di maggio: trasformati in opere dalla natura informale, saranno esposti a settembre in una grande mostra, in programma sempre a Roma.
“Quello che resta impresso sulle nostre opere – spiegano Forgione e Rossi – è parte della biologia del luogo e dipende
anche dai tempi di permanenza nei siti storici, dove lasciamo che le muffe naturali sui telai diventino forma attiva e
immagine pulsante. Una forma che possiamo solo ipotizzare ma mai realmente preventivare con certezza”.
Le spore interagiscono con l’opera secondo uno schema ignoto, governato dalle leggi della natura e dalle mani dei TTozoi: “Una vera e propria attesa, un evento tra casualità e controllo che radicalizza il legame tra Arte e Natura”.