La primavera è la stagione in cui insieme alla natura si risveglia anche il desiderio di praticare uno sport. Sia l’arrivo delle belle giornate che l’avvicinarsi dell’estate, e quindi con la prova-costume alle porte, sono incentivi ad iniziare a fare attività fisica. Ma come capire esattamente qual è lo sport più adatto a ciascuno di noi?
La personal trainer Gina Harney, in un suo intervento sul blog Webmd, fornisce alcuni suggerimenti su come capire qual è il tipo di allenamento più congeniale per le nostre esigenze. Sostenendo l’importanza di un piano di allenamento personalizzato, modellato sulle rispettive esigenze e caratteristiche di ciascuna persona, suggerisce due domande fondamentali da porci prima di iniziare uno sport: ti piace? Fa star bene il tuo corpo?
E’ da scartare dunque quel tipo di attività utile al nostro corpo ma che riteniamo noiosa o non abbastanza stimolante. Molto meglio dunque iniziare uno sport che ci dia energia e motivazione per andare avanti e non abbandonarlo dopo pochi allenamenti.
Gina Harney fornisce anche delle linee guida da seguire per pianificare un allenamento completo. Suddivide l’attività fisica settimanale in tre fasi: cardio, forza e riposo.
- L’attività finalizzata ad aumentare la frequenza cardiaca dovrebbe impegnarci 150 minuti a settimana. Se ci si allena per 5 giorni almeno 3 minuti a sessione dovrebbero essere dedicati al cardio. Non è necessario fare attività al massimo delle possibilità, ma è sufficiente far lavorare il cuore, sudare senza poi restare senza fiato.
- Allenamento di forza: almeno due volte a settimana è opportuno sostenere un allenamento per potenziare la muscolatura. E’ fondamentale distribuire i carichi su tutti i gruppi muscolari principali. Non è indispensabile utilizzare i pesi, ma esistono molte altre soluzioni per fare esercizi di potenziamento muscolare.
- Riposo: le pause servono al corpo per ripararsi e prepararsi alla sessione di allenamento successiva. Inserire due giorni di riposo alla settimana nel piano di allenamento è indispensabile per massimizzare i risultati. E’ inoltre durante il riposo che possiamo notare gli effetti del lavoro svolto.