Giacomo Gianniotti ha detto addio al suo ruolo più importante finora, quello del dottor Andrew DeLuca in Grey’s Anatomy, appena un anno fa. Nonostante non sia stata una sua scelta, ma una volontà degli sceneggiatori che hanno deciso la morte del suo personaggio, per l’attore italocanadese lasciare il medical drama dopo cinque stagioni si è rivelata una fortuna.
Da quando Giacomo Gianniotti ha appeso il camice al chiodo, infatti, non solo ha ottenuto un ruolo in un’altra serie, stavolta per Netflix, ma ha anche doppiato l’acclamato film d’animazione Pixar Luca. Infine, è approdato in Italia per calarsi nei panni di Diabolik, per il secondo e terzo film della trilogia dei Manetti Bros. I due registi, che a causa della pandemia hanno avuto modo di pianificare le riprese di tutti e tre i film di seguito, hanno dovuto rinunciare al protagonista della prima pellicola Luca Marinelli, che aveva altri impegni cinematografici, e hanno cercato a lungo un sostituto, fino a trovarlo nel giovane romano di nascita trapiantato a Toronto.
Giacomo Gianniotti, padre italiano e madre canadese, ha raccontato a Esquire di essere stato provinato via Zoom per tre volte prima di essere sottoposto ad un casting dal vivo: la sua fisicità e il suo carisma hanno convinto i Manetti che fosse l’erede perfetto di Marinelli, nonostante l’operazione di recasting sia di per sé rischiosa. L’attore è arrivato a questo ruolo perché da tempo cercava di farsi strada anche in Italia.
È successo perché era da un po’ di tempo che volevo allargare le mie possibilità ed essendo per metà italiano avevo deciso di avere un agente anche qui. Ci sono voluti tre anni per conoscerci e capire cosa fare, ma quando ho lasciato Grey’s Anatomy eravamo pronti, avevamo un rapporto e potevamo lavorare insieme. A quel punto è iniziata la ricerca ed è arrivata l’offerta per Diabolik.
Per Giacomo Gianniotti, dunque, questa è l’occasione di farsi conoscere dal pubblico italiano con un ruolo completamente opposto rispetto a quello del medico affabile e premuroso che ha interpretato in tv in Grey’s Anatomy.
Credo davvero non avrei potuto fare un cambiamento più radicale nemmeno a progettarlo: un ruolo in un’altra lingua, un personaggio degli anni Sessanta, tratto da fumetti e cattivo! Ma è proprio questo che mi ha fatto accettare.
Giacomo Gianniotti non teme il confronto col suo predecessore: entrare in corsa in una trilogia, in un ruolo così iconico, è “un po’ come quando c’è un nuovo James Bond“, che si cala nel personaggio mantenendone i tratti principali così come hanno fatto gli attori precedenti. Avvistato a Bologna più volte negli ultimi mesi, l’attore è ora perfettamente a suo agio nei panni dell’antieroe dei fumetti che leggeva da bambino, durante le vacanze italiane. “Ho trasformato corpo, mente e spirito per questo ruolo“, ha spiegato l’attore su Instagram, annunciando finalmente il progetto a cui lavora già da un anno.
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