Recarsi in sala per guardare Animali Fantastici – I Segreti Di Silente senza prima aver visto i precedenti due capitoli della saga che fanno da prequel a quella di Harry Potter, potrebbe non essere una buona idea.
Il primo tempo del film è infatti un riferimento alle avventure passate dei protagonisti, pertanto il consiglio per capirci qualcosa è in primis quello di vedere o rivedere i film precedenti: Animali Fantastici E Dove Trovarli ; Animali Fantastici E I Crimini di Grindelwald.
Il lungometraggio (SPOILER ALERT) si apre con il confronto tra i veri protagonisti del film, Silente e Grindelwald davanti ad una tazza di tè, che ricordano i vecchi tempi andati, il motivo dell’antica amicizia tra i due e scelta importante per i film del genere, il coming out di Silente unito alle ragioni per cui ora è necessario fermare il folle Grindelwald intenzionato a muovere guerra al mondo dei babbani.
Il film rappresenta una nuova avventura del nostro timido e impacciato eroe Newt Scamander (Eddie Redmayne), il magizoologo aiutato da Albus Silente (Jude Law con la barbetta) dovrà vedersela nuovamente con Grindelwald che punta a diventare il capo di governo del mondo dei maghi.
In questo capitolo il villain del film, lo spregevole Grindelwald, è interpretato da Mads Mikkelsen. L’attore danese che prende il posto di Johnny Depp, per via di note difficoltà personali di cui alle cronache, funziona sul grande schermo come e forse più dell’interpretazione di Depp.
Certo non è una parte nuova per Mikkelsen. E’ orami assodato il suo ruolo di cattivo nella filmografia europea e Hollywoodiana. Pensiamo ad esempio alle sue interpretazioni in film come Valhalla Rising, Chaos Walking o quella di Le Chiffre nella saga di 007.
Mads Mikkelsen interpreta in Animali Fantasici – I Segreti Di Silente un Grindelwald credibile e senza cuore, deciso a conseguire il potere a qualsiasi costo e diventare il capo della confederazione internazionale dei maghi. Decide infatti di rapire un raro esemplare di animale, molto caro a Newt Scamander, capace di inchinarsi e scegliere il leader del mondo magico in base alla purezza e bontà di cuore del soggetto.
Tra politici corrotti e attentati alla vita dei concorrenti, la parte centrale del film è ambientata in una Berlino (ma guarda un po’) tetra e austera come in 1984 di Orwell. Poiché non sappiamo le ragioni, ma sembra difficile scegliere tra i candidati un leader, “tutti parimenti meritevoli”, ci si affiderà alla scelta imparziale dell’animale sacro.
Ovviamente nel mondo magico le elezioni si possono truccare, persino quelle che non si tengono affatto. L’animale sacro sarà quindi plasmato per volere di Grindelwald, fortemente contrario ai matrimoni misti tra maghi e babbani e fautore della purezza della razza. Mentre lo spettatore si chiede dove ha già visto o sentito tali folli propositi, l’obiettivo della compagnia dei nostri eroi sarà quella di smascherare l’inganno, ma non di impedire l’individuazione del leader attraverso l’insindacabile scelta dell’animale fantastico.
Animali Fantastici – I Segreti Di Silente si affida pertanto ad un finale non democratico in questo capitolo della saga. David Yates, regista del film, farà dire ad uno dei suoi personaggi che è consigliabile dare l’illusione al popolo di poter scegliere il suo leader, in alternativa le strade cittadine saranno tutte insanguinate a causa di tumulti e violenze.
La timida critica al metodo democratico in favore della predestinazione guadagnata con la bontà d’animo, riprende molte delle teorie degli ultimi anni sulla crisi democratica. Ne sono un esempio le teorie belghe del sorteggio dei rappresentanti (David Van Reybrpuck – Contro Le Elezioni ed. Feltrinelli), teorie riprese in maniera differente anche in salsa italiana a suon di portavoce in luogo di rappresentanti e di voti online su piattaforme aperte ai cittadini, ma che tengono sempre fuori tutte le esperienze e teorie di democrazia diretta o deliberativa.
In conclusione il terzo capitolo di questa saga è un passo avanti rispetto ai precedenti, ha una trama ben individuabile, interpretazioni convincenti, grandi effetti speciali e non lascia vicende in sospeso come fatto in precedenza. Ciò nonostante lo script è estremamente lento nella prima parte, i personaggi tornano al punto di partenza a metà film e le soluzioni adottate nella definizione degli eventi nella storia sono poco originali.
Chi ama la saga legata ad Harry Potter lo sa, non si abbandonano i personaggi per un film non riuscito alla perfezione. Animali Fantastici – I Segreti Di Silente è ora in 536 sale cinematografiche ed è infatti già primo in classifica al box office.