Non è vero ma ci credo, in Serie A . Da quando il San Paolo è stato detronizzato a favore di Diego Armando Maradona, il rendimento casalingo del Napoli è precipitato rovinosamente. Nella stagione più equilbrata della storia recente della Serie A, lo stadio di Fuorigrotta è diventato un fortino quasi inespugnabile per gli uomini di Spalletti.
Nell’ultima giornata di Serie A sorridono soltanto la Juventus ,vittoriosa a Cagliari, e l’Inter che ha regolato senza problemi il Verona. Il Milan non è andato oltre il pareggio contro il Torino, il Napoli ha addirittura perso in casa contro la Fiorentina nell’ex San Paolo ribattezzato Diego Armando Maradona.
Il Napoli ha dilapidato in casa i primati ottenuti in trasferta rallentando bruscamente nella corsa al vertice della Serie A (leggi di più) . Lontano dal Diego Armando Maradona il Napoli vola, nell’ex San Paolo gli uomini di Spalletti zoppicano clamorosamente restando addirittura fuori dalla zona Champions.
Le sconfitte a raffica hanno deluso i tifosi tra i quali serpeggia con sempre maggiore insistenza il dubbio scaramantico che San Paolo possa essersi incollerito per esser stato calato dal piedistallo di Fuorigrotta a favore di Diego Armando Maradona. In un campionato così equilibrato come la Serie A 2021-2022 lo “sgarbo”all’Apostolo delle genti potrebbe poter costar caro a Napoli.
Nulla da ridire ovviamente sull’intitolazione a Diego Armando Maradona.D10S meritava questo e ben altro. Ma perché spedire in soffitta San Paolo ? Per vincere la Serie A non sarebbe meglio una santa alleanza tra Maradona e San Paolo? Mancano ancora tre gara casalinghe al fischio finale della stagione. Il tempo per rimediare c’è. Si riporti in gloria San Paolo e dalla prossima partita contro Roma, che certo in materia di santi è ben messa, si cominci a chiamarlo Stadio San Paolo Diego Armando Maradona.
Il nome sarà un poco lungo e ci vorrà tanto fiato per pronunciarlo tutto attaccato. Ma vincere la Serie A ,vale fare qualche sacrificio. Come si dice? Aiutati che D10S ti aiuta, ma se anche San Paolo ci mette la mano…
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Una sconfitta amara, l’ennesima allo stadio Maradona, per il Napoli. Una sconfitta che, a mio avviso, ha un nome e un cognome: Luciano Spalletti. Ancora una volta è stata schierata una formazione più per gerarchia che per meritocrazia. Giocatori che in questo periodo stanno avendo un calo fisico stanno in campo, mentre chi potrebbe fare la differenza sta in panchina. Un campione che, se affiancato da compagni giusti, può essere sempre pericoloso, invece viene abbandonato a se stesso nell’area di rigore avversaria con il compito di correre, smarcarsi e magari anche segnare. Il Napoli i treni li sta perdendo ma, fortunatamente per lui, anche le avversarie non stanno facendo meglio. Le prossime giornate saranno determinanti, occorrerà rendersi conto degli errori commessi per cercare di non ripeterli…