La Mano de Dios è in vendita. L’improvvisa notizia ha fatto immediatamente il giro del mondo. Sotheby’s ha infatti messo all’asta la maglietta della Mano de Dios. La prestigiosa casa d’aste londinese ha fissato un prezzo base di quattro milioni di sterline ma il prezzo , secondo le stime, sembrerebbe esser destinato a crescere in maniera vertiginosa (leggi di più)
La Mano de Dios è uno degli episodi più importanti della vita e della carriera di Diego Armando Maradona. Sotto gli occhi del mondo intero , Maradona beffò gli inglesi durante i Mondiali di Mexico 86. La rete segnata con la mano, convalidata dal direttore di gara, venne poi bissata dalla rete più bella della storia pochi minuti dopo. Anche nel secondo caso, c’entra – eccome -la Mano de Dios. Dopo aver usato la mano, D10S usò in modo sublime anche i piedi mettendo a sedere gli avversari terminato in rete dopo uno slalom funambolico.
Maradona, con il suo sublime sorriso irridente, ha sempre attribuito il merito della segnatura alla Mano de Dios. Mentiva sapendo di mentire, ma fino ad un certo punto. Soltanto un intervento divino, infatti, può spiegare le due incredibili reti messe a segno allo Stadio Atzeca, lo stesso di ItaliaGermania 4 a 3, di Città del Messico.
Dal prossimo 20 aprile, potranno esser lanciate le offerte per aggiudicarsi il prezioso cimelio. La Mano de Dios potrebbe finire ,dunque, in mani private. Ed esser preclusa alla vista degli appassionati per sempre. Io ritengo che questa situazione debba esser scongiurata. La Mano de Dios è un capolavoro, simile ad un quadro di Caravaggio o Van Gogh. Il cimelio merita di esser esposto in un museo piuttosto che finire in un salotto privato o , peggio ancora, in una cassaforte.
La FIFA dovrebbe acquistare la maglia ed esporla pubblicamente. Nel suo bel museo a Zurigo in primo luogo. Ma la Mano de Dios potrebbe anche esser portata in pellegrinaggio nei principali stadi del mondo in occasione di grandi eventi. Chi ama il calcio ama la Mano de Dios e merita di poterne ammirare la reliquia da vicino.
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La mano De Dios non merita questa fine, non è una normale “camiseta” ma è un pezzo di storia del calcio intrinseca alla politica di quel tempo e di una politica (protagonista spesso con il calcio nelle nostra quotidianità) precedente all’incontro ed attualissima in quella precisa partita.
Tutti attendevano la partita come una forma di riscatto alla vicenda dei desaparecidos ed alla contesa delle malvinas.
Fa capire che spesso il calcio entra nella storia attraverso una palla ed in questo caso attraverso la mano di Diego, che ha voluto subito far capire che il gesto era quasi istintivamente premeditato… Anche perché poi per sopperire a quel gesto sleale ha fabbricato il gol più bello della storia del calcio… Irriverente come sempre quasi come quel proverbio che dice “vicin’o scustumat ce vo’ o screanzat!”
Quindi oltre che per rispetto al Dio del Calcio la camiseta di Diego non può essere solo di un riccone collezionista che magari di calcio non sa nulla, ma dovrebbe essere un patrimonio del calcio e della stessa federazione.