Brusca frenata per il nuovo stadio di Milano. Il glorioso Giuseppe Meazza in località San Siro mostra evidenti i segni del tempo e dell’usura. San Siro è ancora la Scala del Calcio, lo stadio più famoso e ricco di trofei d’Italia. Ma San Siro è ormai diventato inadeguato alle esigenze della moderna fruizione dello spettacolo e della competizione calcistica.
Inter e Milan lavorano da tempo su diversi progetti che riguardano San Siro. Una vicenda che si sviluppa da anni con fasi alterne. I due club avevano pensato addirittura a costruirsi ciascuno il proprio stadio imitando l’investimento della Juventus per lo Stadium o dell’Atletico di Madrid per il Wanda Metropolitano.
Un’altra ipotesi era la demolizione di San Siro e la costruzione di un nuovo stadio sul modello di quanto realizzato a Londra con il mitico Wembley. Ad un certo punto di questa partita urbanistica l’ipotesi vincente sembrava esser quella di una completa “rigenerazione” di San Siro, modello Bernabeu a Madrid per intenderci.
Mesi ed anni di discussioni ed incontri non hanno condotto a nulla di positivo. Al punto che MIlan ed Inter hanno comunicato al Sindaco di MIlano Beppe Sala il loro cambio di rotta riguardo al futuro di San Siro (leggi di più). Le due società sono pronte a dire addio a San Siro e costruire , stavolta insieme, un nuovo stadio ex novo per giocare la gare di Serie A e le coppe internazionali.
La vicenda è molto complicata ed ha ancora tanti capitoli da scrivere. Ma la situazione di San Siro è una delle ragioni per le quali l’Italia di Mancini e Gravina non parteciperà ai Mondiali 2022. Impianti obsoleti, scomodi , inospitali. Questa la situazione dell’impiantistica in Italia. Altrove, specialmente in Inghilterra e Germania, le arene sportive sono diventate accoglienti per un divertimento calcistico a trecentosessanta gradi.
E’ del tutto evidente che uno stadio fatiscente non favorisce la presenza del pubblico ed allontana i potenziali spettatori, specialmente i più giovani, dagli spalti. In Italia gli esempi virtuosi si contano sulle dita di una mano: il già citato nuovo Stadium della Juventus, la rigenerazione di Udine e Bergamo, Frosinone. Nulla di nulla a Roma, Milano, Napoli che pure sono le città più popolose ed importanti d’Italia. E nelle quali si concentra la metà se non di più dei tifosi di calcio.
La vicenda di San Siro, che speriamo possa mutar verso, è l’ennesimo esempio di una decadenza complessiva del Sistema Italia che resta fuori dai Mondiali, non solo di Doha ma anche urbanistici.
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Stadi italiani? Stadi per gente vera, per uomini veri mica teatri per gente normale e meritevole?
Mi ritrovo spesso con mio figlio a prepararmi per andare allo stadio a Napoli e credetemi sembra di andare in guerra con anfibi ed attrezzature di sopravvivenza dal momento che bisogna andare ore prima e fare un combattimento per potersi sedere nel posto assegnato sperando di non trovare il prepotente di turno che bivacca e fa finta di non capire l’importanza di occupare il posto assegnato.
Tutto ciò fa il paio con gli stadi obsoleti come vecchie Arene dove si può fare di tutto senza alcuna regola e logica.
Gli stadi obsoleti allontanano gli spettatori in modo veramente spropositato dal momento che spesso i costi dei biglietti sono esosi per chi ha famiglia ed è monoreddito.
Nessun tipo di servizio o comodità viene offerta da queste strutture spesso non a norma, anzi va di moda dire “siamo allo stadio non a teatro…” mai espressione più stupida….!
Potremmo parlare giorni interi, arrivando alla conclusione che è veramente tutto sbagliato dalla “a” alla “z” , le colpe sono di tutti indistintamente anche perché chi dovrebbe decidere per questo cambio di rotta spesso non ha questi disagi dal momento che assiste agli incontri in tribune sicuramente più decorose e confortevoli del resto degli impianti.
Quando si parla di rifondazione calcio, significa che bisognerebbe ripartire proprio da zero su tutti i fronti. Ragazzi che, a partire dalle scuole calcio, sono costretti ad approcciarsi a questo sport su campi tenuti in condizioni pessime. Fino ad arrivare alla serie A dove il problema è più evidente vista l’importanza della competizione. Stadi fatiscenti allontanano gli spettatori, ma anche campi tenuti male possono causare infortuni ai giocatori. In Italia si investe poco e male a danno di tutti. Personalmente ho avuto la fortuna di girare parecchi stadi in Europa dove anche squadre non blasonate hanno arene migliori di quelle delle nostre big. Ci sono voluti anni affinché si prendesse la consapevolezza di determinate problematiche e, ce ne vorranno altrettanti, per fare smuovere il sistema per fare qualcosa di buono. D’altronde dalle poltrone è difficile staccarsi.
Di male, in sempre peggio! 😩