La morte di Taylor Hawkins è ancora una doccia fredda. Alle prime ore del mattino abbiamo scoperto che il batterista dei Foo Fighters non è più tra noi. A soli 50 anni, l’amico e collega di Dave Grohl si è spento a Bogotà presumibilmente per un infarti. Il mondo del rock e della musica tutta in queste ore sta piangendo una delle più grandi perdite degli ultimi tempi.
Dall’Italia, Piero Pelù saluta il batterista “semplicemente strepitoso”, pregando affinché riposi in pace. Parole d’affetto anche da Ermal Meta, che scrive: “Da oggi il mondo perderà qualche colpo in più”. Il cordoglio più sentito, ovviamente, arriva dagli artisti internazionali.
Slash, leggendario chitarrista dei Guns N’ Roses, scrive: “Il mio pensiero va alla sua famiglia, la sua band e i suoi amici” dopo aver ammesso di essere “devastato” dalla terribile notizia. Lo stesso pensiero arriva da Liam Gallagher, che scrive un messaggio simile a quello di Slash e chiama Taylor Hawkins “fratello”.
Un cordoglio pieno d’amore e rispetto arriva da Ozzy Osbourne, che ricorda il compianto batterista dei Foo Fighters come “una grande persona e un musicista straordinario”. Il cantautore e frontman dei System Of A Down, Serj Tankian, si dice “sconvolto e shockato”. Il collega Matt Cameron, già batterista di Soundgarden e Pearl Jam, ricorda Hawkins come “colui che ha portato tanta gioia e felicità nella mia vita”.
La morte di Taylor Hawkins si aggiunge ai tanti capitoli bui della storia del rock. Recentemente il mondo ha perso Mark Lanegan e Charlie Watts, e la giovane età del batterista dei Foo Fighters sconvolge ancora di più chi ha avuto il piacere e l’onore di scoprirlo e seguirlo dagli esordi.