Gli europei potranno ancora approfittare del romaing UE quando viaggiano all’estero e il servizio sarà ancora migliore in termini di qualità. Giungono ottime notizie da parte del Parlamento europeo appunto, anche e soprattutto in vista della prossima stagione estiva.
Cosa cambia rispetto al passato
L’entrata in vigore del roaming UE è stato fissato nell’ormai lontano 2017. Il programma ha permesso ai cittadini della comunità europea di viaggiare negli stati membri beneficiando dell’offerta dati e voce in vigore entro i propri confini nazionali. Senza la necessità dunque di acquistare un pacchetto aggiuntivo, è stato possibile (appunto) chiamare e navigare dall’estero senza alcun problema.
Il regolamento attualmente in vigore sarebbe scaduto il prossimo 30 giugno se non fosse stato per l’intervento del Consiglio europeo. Quest’ultimo ha mantenuto in vigore la stessa normativa per altri 10 anni. I viaggiatori per diletto, per lavoro o per qualsivoglia altro motivo potranno dunque dormire sonni tranquilli per tutti gli spostamenti del futuro vicino e prossimo.
Il passo in avanti compiuto in queste ore è tuttavia un altro. Il roaming UE non solo è stato confermato ma si è andati anche in una specifica direzione, ossia quella di aumentare la qualità del servizio reso. Finora, nel momento in cui si usufruiva del servizio di chiamata e soprattutto di quello di navigazione all’estero, quest’ultimo poteva essere di qualità inferiore (ad esempio con il passaggio della velocità di connessione dal 4G al 3G). Così non sarà più, visto che gli operatori stranieri (dove possibile tecnicamente) dovranno sempre garantire la stessa tipologia di servizio fruita in patria.
Per entrare in vigore la normativa sul roaming UE per altri 10 anni e ad una qualità migliore dovrà esserci un passaggio di conferma formale presso il Consiglio europeo. Non dovrebbero esserci comunque battute d’arresto e la pratica dovrebbe andare in porto facilmente.