I Want To Break Free dei Queen è un pezzo straordinario seguito da un video straordinario. Proprio il 22 marzo 1984 il video esce in tutto il mondo. Tutti conosciamo quel videoclip, entrato di prepotenza nella storia della musica per il taglio umoristico e irriverente. L’idea è della fidanzata del batterista Roger Taylor, che suggerisce a Freddie Mercury e soci di imbastire una parodia della soap opera inglese Conoration Street. I 4 artisti dovranno indossare abiti femminili e svolgere faccende domestiche.
Bello, geniale, divertente, ma non per gli USA. Nel Regno Unito e in Europa ridono di gusto, ma non negli Stati Uniti. Il video viene censurato da MTV, e non per pochi mesi. Il video di I Want To Break Free dei Queen diventa il seme della discordia tra la band di Freddie Mercury e gli USA. Non per niente, il Nuovo Continente è il contenitore più ambito da tutto il mainstream, sia per il bacino d’utenza dai numeri importanti sia per la grande industria musicale in continua crescita.
Essere tagliati fuori da MTV USA può uccidere una band, o almeno il suo approdo in America. Così i Queen vengono censurati dagli Stati Uniti che considerano “inaccettabile” vedere un videoclip in cui quattro artisti scherzano tra loro in abiti femminili. Lo ricorda bene Brian May, ma sicuramente Freddie Mercury è colui che la prende peggio. I Want To Break Free dei Queen raggiunge a malapena la 45esima posizione Hot 100 Billboard, e il frontman carismatico decide che da quel momento la band non farà più concerti in America.
Da quel momento, ancora, termina il successo dei Queen negli Stati Uniti. Ciò che sorprende, del resto, è che tale censura arriva da un Paese che ama definirsi liberale e progressista, ma si perde di fronte a 4 uomini che inscenano una soap opera per divertirsi e far divertire il pubblico.