Quando arriva il registro delle opposizioni per i cellullari, dunque per i numeri SIM abbinati agli operatori mobili? La tempistica interessa un gran numero di italiani, esasperati dal numero crescente di chiamate in arrivo ogni giorno da parte di call center per proposte commerciali. Un passo in avanti è stato compiuto in gennaio quando il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva il nuovo regolamento che consente ai cittadini di tutelarsi dalle pratiche di telemarketing martellante. Da allora, tuttavia, nessun passo è stato compiuto: in questi giorni tuttavia, una nuova interrogazione parlamentare punta a vederci chiaro sulla vicenda.
Per dare il via ai lavori per la costituzione del registro delle opposizioni per i cellulati manca la pubblicazione del relativo decreto (Dpr) in Gazzetta Ufficiale, ma non è chiara la ragione dell’impasse. Nella sua interrogazione al Presidente del Consiglio e al Mise sul tema, il deputato di Forza Italia Simone Baldelli ha chiesto spiegazioni sul perché il percorso che porta alla piccola grande rivoluzione non sia andato avanti in alcun modo nelle ultime settimane, nonostante il carattere di urgenza della misura.
Vedremo se l’ultima interrogazione servirà a rimettere in moto la macchina per la costituzione del registro delle opposizioni per i cellulari. Si era parlato di effettiva operatività già nel mese di luglio, ma considerando gli attuali ritardi la prima tempistica potrebbe slittare. Dopo la pubblicazione del decreto, l’iter non sarà per nulla da sottovalutare. Ci saranno adempimenti burocratici da affrontare ma dovrà partire anche la consultazione pubblica degli operatori per mettere in pratica (tecnicamente) il sistema del registro. Ancora, andranno pure definite le campagne di comunicazione al pubblico per informarli del loro diritto di non essere più infastiditi da telefonate di telemarketing di alcun tipo. Il termine ultimi del 31 luglio, giunti a metà marzo, potrebbe dunque risultare abbastanza stretto.